giovedì 1 gennaio 2015
L’anno passato e nuovi propositi.
Un altro
anno è passato. Molte cose sono cambiate e altre sono rimaste uguali. Abbiamo
avuto un altro presidente del Consiglio, non eletto da nessuno ma accolto da
tutti a braccia aperte. Considerato quasi dalla maggioranza degli italiani come
un salvatore, come è accaduto sempre al nostro popolo, non comprendendo che
nessun uomo può fare miracoli. Renzi ha promesso tanto e per ora, per colpe sue
o non sue, non ne ha mantenuta nessuna. La legge elettorale non è ancora
cambiata, la crisi c’è ancora e la disoccupazione continua a crescere. Il suo
jobs act non credo che riuscirà ad arrestarla. In che maniera una manovra che
aiuta a licenziare dovrebbe incentivare ad assumere? In ogni caso dobbiamo dire
che con lui si è compiuta a pieno il passaggio dalla prima repubblica, quella
dei partiti ideologici, alla seconda repubblica, quella dei partiti personali.
Infatti con Renzi, l’unico partito che sembrava immune al leaderismo, ha
modificato il suo volto per poter vincere. Adesso ci sono solo partiti legati completamente ad un leader e da esso dipende la loro esistenza. A destra abbiamo il partito dell’eterno Berlusconi e quello di
Matteo Salvini. Un altro Matteo che è riuscito a far risorgere la lega, facendo
dimenticare ai suoi elettori i tanti errori, soprattutto illegali, commessi da
quella di Bossi. Al centro abbiamo il vecchiume e nessun vero leader. A
sinistra se si può dire di sinistra il partito di Renzi e poi quello di
Vendola. Infine c’è il movimento Cinque Stelle, la cui identità è legata a
quella di Grillo, che si occupa solo di espellere. La fine del 2014 comunque ci
ha promesso un cambiamento per il prossimo anno, ossia un nuovo presidente
della repubblica. Giorgio Napolitano probabilmente darà le dimissioni e la
persona più influente in questo decennio, nel bene e nel male dipende dalla
prospettiva, si tirerà fuori dai giochi. L’Europa ha continuato a seguire la
linea Merkel e probabilmente continuerà a farlo. L’Isis si è affacciato al
mondo, facendo crescere la paura verso il fondamentalismo islamico. I cattolici
che aspettavano dal papa Francesco delle importanti riforme, hanno atteso in
vano. Infatti il ponteficie, la cui figura emana fiducia, si è dovuto fermare
davanti ai vescovi più retrivi, che hanno rinviato a data da destinarsi alcuni
progetti che potevano rendere più moderna la Chiesa Cattolica. Per quanto
riguarda il nostro blog dobbiamo fare molti mea culpa. Io e i miei
collaboratori lo abbiamo abbastanza dimenticati, presi dai nostri impegni.
Quindi questo sarà il nostro buon proposito: nel 2015 proveremo ad essere più
presenti e proveremo a scrivere molti più post e speriamo che voi continuerete
a seguirci, ma soprattutto a farci pervenire i vostri pareri sui post che
pubblicheremo.
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