sabato 10 marzo 2012

Finchè morte non ci separi!


Non ho mai creduto che: "Io, x, prendo te y, come mia sposa/o e prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita", fosse un frase adatta alle persone che si amano. Non ho mai creduto nel "per sempre insieme", nelle promesse e nei giuramenti plateali. Non vi ho mai creduto perché, sebbene siano dei propositi buoni e  forse auspicabili, i giuramenti e le promesse, a volte rasentano le frasi fatte, pronunciate di fronte agli altri, come se questo significhi giurarlo a sé stessi. Sembrano parole e frasi svuotate del loro senso più intimo e intrinseco. Basterebbe, poi, usare un' unica parola  per racchiudere, a mio avviso, tutte queste futili sovrastrutture sentimentali. Usare Coerenza! Coerenza e silenzio. Ecco un'alta delle parole a me care.
Ovviamente, non escludo che ci siano coppie felici di pronunciare giuramenti e di essere coerenti ad essi. Il punto cruciale, però, non è esattamente questo. Ciò che mi preme è, soprattutto, capire -insieme a voi- il perché ci si accoppi.
Quanti di voi si chiedono il perché? e quanti hanno trovato risposta a tale quesito?
Per documentarmi e per rendervi la risposta più esaustiva possibile sono finita, oltre che a scavare dentro il mio modesto sapere, a risfogliare enciclopedie dimenticate per incappare poi nella branca che inaspettatamente, in questa mia enciclopedia, studia i rapporti di coppia: Salute della mente.
Muovendomi da questa iniziale classificazione, posso ora iniziare a rispondere a quanto detto sopra.
E' semplice, apparentemente, il motivo per cui ci si accoppia: si crede di star bene insieme, o almeno così si crede. Moltissime volte, però, succede che presto o tardi si finisca con lo stare così male da dover ricorrere subitamente a separazioni o divorzi, nel caso in cui si siano pronunciate le parole di cui sopra.
Il punto è che non sempre è vero che si sta bene, anzi, spesso si finge che sia così.
Può sembrare paradossale, ma si sta bene insieme quando si sta bene anche da soli.
E' impossibile che si riesca a vivere bene in due se si è incapaci di stare bene con sé stessi. Se ci si riesce  è solo in apparenza e il rapporto è destinato a rompersi.
Quando  si è liberi di scegliere, quindi non costretti da cose o persone che garantiscano per noi , è difficile che si possa fallire su una decisione così importante come l'accoppiamento. Quando si è capaci di lavorare, camminare da sé, di realizzare sé stessi e assumersi le proprie responsabilità, si è capaci di esistere soli; soli, non misantropi; soli cioè capaci di rispondere a sé e gli altri delle proprie azioni, delle proprie scelte e idee. L' accoppiamento allora è completezza  e arricchimento, l'affetto diviene amore; la storia è luogo d'apertura nel rispetto l'uno dell'altro.
Quando però questo scambio spontaneo -non tanto di cose quanto di ciò che ciascuno è e si sente di poter essere nella sua più profonda umanità- non sussiste , si presentano  altri motivi per i quali ci si accoppia: per esempio perché non si sopporta più il luogo o l'ambiente in cui si vive, famiglia, casa, madre o padre. Ci si accoppia perché non si è capaci di vivere soli. A volte ci si accoppia dopo aver sofferto delusioni.  A volte quindi si stringono legami senza sapere come e perché. Ci si inganna reciprocamente di star bene insieme, prolungando storie destinate ad una fine certa.
Ci interessa quindi riflettere sulle frequenti situazioni di falso star bene e per far ciò bisogna delineare i profili delle così dette coppie patologiche: coppia sadomasochista, coppia genitoriale, la coppia efficiente, la coppia affezionata, la coppia gelosa. E poi, fra le non patologiche vi è la coppia sana. Ecco alcune caratteristiche di ciascuna:
  • Coppia sadomasochista: rapporto fragile, il sadico ha bisogno di sfogare i propri istinti aggressivi su un partner masochista che spesso "è contento" di sentirsi vittima sadicizzata.  Non sempre i conflitti sono cruenti e aperti, anzi il più delle volte si tratta di un sadismo sottile, camuffato dalla bontà e dalla  gentilezza. Il sadico appare condiscendente e disponibile, egli però manovra, decide e comanda costantemente anche le scelte dell'altro facendole passare come proprie. Usa il vittimismo come arma, riesce a capovolgere le situazioni che sono palesemente a suo sfavore facendo sentire in colpa l'altro partner.  La relazione è destinata a sfasciarsi.
  • Coppia genitoriale: la  relazione tra i due partner riproduce ruoli e posizioni identici a quelli che esistono tra padre madre e figli. Bisognosi di mamma e papà, li imitano. Di solito egli cerca nella donna la madre. Ella si fa mamma. Il sintomo di questa coppia è per lui l'impotenza, per lei la frigidità.

  • Coppia efficiente: si tratta di coppie spinte da un unico desiderio: che tutto sia al massimo, efficiente il più possibile. Controllati e calcolatori, questi partner, ambiscono a risultati eccellenti in ogni ambito. L'importanza è DIMOSTRARE efficienza a loro stessi e agli altri; l'amore è secondario! Così facendo l'isolamento è assicurato, la competizione fra i due avanza incessantemente e l'amore finisce per non essere più tale.

  • Coppia affezionata: coppia legata a un sentimento di tipo affettivo- nostalgico. Affezionata perché quella persona è divenuta per sempre il simbolo di un MOMENTO di felicità. Si è, dunque, innamorati del momento e non più della persona che l ha condiviso con te.

  • Coppia gelosa: superficialmente, si potrebbe dire che geloso è colui che ha un grande tesoro e per paura di perderlo vorrebbe tenerlo tutto per sé. Ma è così in realtà? Dietro la gelosia c'è un grossissimo senso di insicurezza, non si è per niente certi che la persona amata a sua volta ami davvero; ma, quel che è peggio, non si è affatto sicuri che quello sia veramente il tesoro. La gelosia nasconde l insidia di un'amore non autentico dove più importante dell'amore vi è il possesso della persona, la vittoria su altri pretendenti. Oppure, dietro questo sentimento, vi può essere un gesto inconfessabile: Io l 'ho tradita, come può lei non esserne capace?

A questo punto ci si potrebbe chiedere, esiste e com'è la coppia sana?
E' più facile, sicuramente, incontrare coppie instabili però la coppia sana esiste. Essa è tranquilla, non pone problemi all'esterno perché dei suoi problemi è gelosa e ha bisogno di affrontarli, guardarli  e risolverli all'interno, nella sua intimità. La coppia vive per sé ma non si ferma a sé, piuttosto vive per costruire qualcosa, che è fuori di sé, anche se le appartiene profondamente e intimamente come possesso esclusivamente suo.  Quando si sta insieme e si sta realmente bene si costruisce ciò che singolarmente si desiderava ,ma che solo stando insieme si può realizzare. Il dialogo, il sesso e la stima reciproca rende queste coppie sane e capaci di crescere insieme. In queste coppie non vi è la rinuncia propriamente detta: l'obbiettivo per entrambi è primeggiare insieme, senza competizione alcuna.
La coppia , unione di due microcosmi, è diventata NOI.
 A questo punto, avrete capito il perché le promesse e i giuramenti siano inutili ai miei occhi; quel noi a cui aspiro va oltre la morte, oltre anche l'inutile frase di rito finché morte non ci separi.











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