Prologo
Stavo tornando a casa immersa nei
miei pensieri e mi chiedevo come mai Edward non mi aveva voluto trasformare in
un vampiro. Forse non è sicuro del nostro amore… forse non crede di potermi
sopportare per tutta la vita… io invece ne sono sicura, con lui potrei stare
per sempre… voglio essere nella sua vita, ma la sua vita è molto pericoloso…
davanti a James mi sentivo così impotente e indifesa… non potevo fare altro che
piangere e urlare e lui sembrava godere della mia sofferenza… voglio essere
trasformata in un vampiro per poter affrontare il suo mondo e non avere più
paura… lui però non vuole trasformarmi… come posso fare a stargli vicino? Non
lo so… accidenti mi sento stanca, le gambe le sento pensanti e gli occhi mi si
chiudono. Mi devo appoggiare ad un albero… non basta… tutto sta diventando
scuro…
***
Stamattina mi sono svegliata nel
mio letto e non sapevo come ci ero arrivata, però ricordavo il sogno che avevo
fatto. Mi trovava in un tavolo operatorio e c’erano tre individui intorno a me.
La luce mi impediva di vederli in faccia.
Uno diceva che avevo qualcosa che non andava e che dovevo assolutamente
essere cambiata. Un altro gli dava ragione e un altro ancora diceva che
bisognava rendermi più forte. Poi hanno iniziato la loro operazione. Mi hanno
inciso il cranio e scoperchiato il cervello. Dopo essersi divertiti dentro la
mia testa per un po’, hanno richiuso con uno strano aggeggio e non si vedeva
più nessuna cicatrice. E’ un sogno veramente strano, chissà cosa vuol dire. Comunque
oggi mi sento diversa… ho più energie e soprattutto so cosa fare per poter
stare nella vita di Edward. Che bello! Inizierò dopo la scuola.
***
Mi sento proprio meglio dopo aver
iniziato e ora è meglio che torni a casa. Dopo aver fatto un paio di chilometri,
sono vicina a casa e davanti trovo la macchina sportiva di Edward.
-Dove eri?- mi chiede possessivo
Che cosa gli rispondo? Mi devo
inventare una scusa.
-Da Jacob- mi invento – era da un
po’ che non ci vedevamo. Come mai sei qua?- gli chiedo per sviare il discorso.
-So che domani è il tuo
compleanno, Alice ha deciso che lo vuole festeggiare a casa nostra quindi sei
invitata al tuo compleanno-
-Che bello!-
-C’è qualcosa che mi devi dire?-
-No nulla!- dico subito e
probabilmente lui percepisce il mio nervosismo, chi non riesce a non percepirlo.
Lo abbraccio e poi lo bacio.
-Volevo solo un tuo bacio-
Lui sorride, io sorrido e il
mondo scompare intorno a noi.