giovedì 23 febbraio 2012

22/11/63


22/11/63
Scrivere una recensione su un libro considerato già da molti un capolavoro o giudicare il lavoro di uno  scrittore  la cui bravura è già stata avallata fa molti, potrebbe sempre un’inutile sforzo di scrittura per me e una perdita di tempo per voi che leggete. Questo è vero, non perdete tempo e andate a comprare e leggere questo libro. Questa recensione però mi servirà solo per mostrarvi le emozioni che mi ha suscitato il Re. Uno dei maestri della narrativa dei nostri tempi parte da un presupposto ormai banalizzato: “Cosa fareste se poteste tornare nel passato e cambiarlo?” Per molti americani la risposta è semplice, salverebbero il loro presidente più amato, JFK. Stephen King si butta quindi sulla politica e parla di un mondo bellissimo grazie a JFK? No! Utilizza le tesi di tutti i maniaci dei complotti del mondo sul delitto a Dallas? No! Per lui il colpevole è quello che lo è per la storia. Utilizza il viaggio nel tempo per poter farci leggere degli anni Sessanta dell’America. Le parole dello Scrittore ci riportano in quella epoca, ci fanno vedere le immagini, sentire i rumori e anche gli odori. Noi siamo catapultati insieme al protagonista nei meravigliosi anni Sessanta. Riguardo al viaggio del tempo ci sono due presupposti che evidenzia più e più volte nel libro: ad ogni viaggio nel passato tutto ricomincia dal primo ottobre, cioè se nel primo viaggio hai salvato una bambina dalla morte e nel secondo ci stai solo per un minuto e non hai il tempo di farlo al ritorno nel futuro la bambina sarà morta; il passato non vuole essere cambiato, cioè nel tentativo di farlo ti può capitare ogni cosa, dallo scoppio di una gomma all’essere pestato da un allibratore. Il protagonista intraprende la sua missione con molti dubbi, ma prima di potersi concentrare su essa ne deve affrontare altre due: salvare una famiglia dal padre e una bambina che altrimenti verrà paralizzata alla schiena per sbaglio da un cacciatore. Nelle prime due missioni, King ci mostra tutta la sua abilità nel creare suspense. Pur sapendo che tutto finirà liscio e che riuscirà ad arrivare incolume alla sua vera missione, più volte ho dubitato e mi sono chiesto: “Che cosa farà succedere? Come risolverà il problema?” Mi sentivo legato al protagonista, partecipavo completamente alla sua avventura. Superate le due missioni secondarie, Jake deve affrontare quella principale, ma prima si trasferisce per un periodo in una tranquilla cittadina americana. Dallas lo angosciava troppo. E’ questa seconda me la parte più riuscita nel libro, dove si vede che lo scrittore è un conoscitore degli animi umani. Crea dei protagonisti che escono dalla pagina per quanto sono tridimensionali. King anche se è considerato il re dell’horror,  riesce a mettere su una meravigliosa storia d’amore. Il protagonista e la sua amata affronteranno grandi prove, poiché il passato è contro di loro, tra cui il fatto che lei verrà sfregiata dal marito. Insieme i due supereranno gli ostacoli che il passato mette sul loro percorso per la mia gioia, visto che sono un’irrimediabile romantico. Insieme giungono al giorno dell’attentato e insieme affrontano il passato che si fa molto più minaccioso. Più è grande il cambiamento che si tenta di compiere, più saranno grandi le sfortune che il passato ti farà succedere. Insieme però riescono a cambiare il destino di JFK, ma tutto ciò ha un prezzo. La vita di lei. Il protagonista decide di tornare nel futuro e ricominciare tutto da capo: salverà lei e il presidente. Il futuro però non è come se lo aspettava. Il mondo è sull’orlo della fine ed è tutta colpa sua che ha salvato la vita al presidente. Torna nel passato per azzerare ogni sua azione e per salvare solo la sua donna. Capisce però che ogni sua azione può alterare e distruggere il mondo. Il passato non vuole essere cambiato, perché non può essere cambiato affinché ci sia un futuro. In un motel non fa altro che pensare a cosa fare. Vivere con lei sarebbe così grave per il futuro? Ci sarebbe davvero il destino del mondo in gioco? Deve scegliere tra il mondo e l’amore? Crede di si e sceglie tra le due cose. Leggete e scoprite se la sua scelta vi piacerà… Se c’è da trovare un neo in questo libro è il protagonista troppo perfetto, troppo intelligente, troppo buono. Siete arrivati fino a questo punto? Accidenti…non perdete ulteriore tempo e andate a leggere il libro.

Voto 9/10

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