sabato 15 settembre 2012

Le tre ragazze di paese- Prologo



Tra le montagne della provincia di Reggio Calabria, vi sono tantissimi costellazioni di piccoli paesi. In uno di questo, tre comari come al solito si ritrovavano a sedersi fuori casa e a parlare del più e del meno. Il loro argomento preferito era però spettegolare delle persone che passavano davanti.
Ecco arrivare una ragazza alta un metro e settanta, capelli biondi, seno piccolo ma sedere da favola.
Comare Giovanna si accosta vicino all’orecchio di comare Rosa e le dice: “Quella è Francesca Stellittano, appartiene a Giovanni Stellittano e Carmela Alampi.”
Comare Rosa dice: “E’ una bella ragazza…ha preso tutto dalla madre.”
Comare Filomena interviene divertita: “Per forza, chissà da quale padre doveva prendere.”
Comare Rosa esclama: “Focu meu! E lei ha preso dalla madre anche nel comportamento?”
Comare Filomena che delle tre è quella che gli piace riportare sempre le cattiverie dice: “Sicuro, sapete una volta la vedono con un ragazzo e l’altra volta con un altro. La portano in luoghi isolati e fanno…quello che dovrebbero fare solo marito e moglie!”
Comare Giovanna attira l’attenzione delle altre due e dice: “Guardate chi sta arrivando…Mariuccia.”
Comare Rosa saluta la ragazza che passava di là, Mariuccia risponde e dice: “Salve, come state?”
Tutte e tre dicono: “Si tira avanti.”
Mariuccia le saluta e tira per la sua strada, comare Rosa dice: “Una bravissima ragazza, casa e cresia (chiesa).
Comare Filomena interviene con la sua saggezza popolare: “L’acqua cheta, rumpi i ponti.” L’acqua tranquilla rompe i ponti.
Comare Giovanna non è d’accordo e dice: “Mariuccia è buona come il pane. E’ impossibile che si comporti male.”
Comare Filomena si giustifica: “Può darsi, ma al giorno d’oggi tutti questi ragazzi non sai come crescono… non è più come una volta.”
Comare Giovanna interviene: “Meno male! Io non potevo nemmeno uscire da sola con il mio povero marito. Avevo sempre uno dei mie fratelli dietro.”
Un auto passa sfrecciando vicino e comare Filomena dice: “Chi era che guidava? Ho visto solo che era una donna!”
Comare Giovanna che era riuscita a vederla le risponde: “Era Antonella, la figlia di Pietro…”
Comare Rosa non riesce a trattenersi: “Poverina…la madre è morta quando l’ha partorita e ora anche il padre ha un brutto male…un tumore allo stomaco, dicono.”
Comare Filomena, capendo che su di lei non può infierire, dice: “Ma dove andava così di fretta?”
Comare Giovanna le risponde: “Probabilmente sta andando in uno dei poderi del padre a vedere come stanno lavorando gli operai. Da quando suo padre si è ammalato, si occupa tutto lei. Frequentava l’università per fare l’infermiera, ma ha dovuto abbandonarla. Si occupa lei della ditta di famiglia…”
Comare Filomena non può non dire la sua: “La terra non le manca, sicuramente troverà qualche buon partito che la sposerà.”
Comare Rosa esclama: “Vulissi Diu!” Volesse Dio.
Comare Filomena chiede: “Ma non hanno parenti che li possano aiutare?”
Comare Giovanna che è sempre la più informata le risponde: “Si, ha uno zio che ha il suo lavoro e non può aiutarla. Lo zio ha un figlio Stefano, ma quello deve studiare per diventare avvocato.”
Comare Filomena esamina le informazioni ricevute e poi esclama: “Ah u riccjiuni!” Ah il ricchione.
Comare Giovanna le dice sdegnata: “Non si sa, se è vero.”
Comare Filomena muove vistosamente la testa e sorridendo dice: “Si sa, si sa.”
Comare Rosa che prova pena per tutti dice: “Poverino, non è colpa sua…è una malattia che posso averla tutti.”
Comare Filomena non d’accordo dice la sua: “Non è vero, è tutta colpa della madre che li coccola troppo… si sa che i bambini devono essere baciati solo quando dormono.”
Ecco le nostre protagoniste. Francesca, Mariuccia e Antonella.

2 commenti:

  1. Salve, il seguito dell'inedito libro sarà pubblicato ogni sabato o domenica come racconti a puntate.
    Non si perda dunque la continuazione.
    Il nostro autore ancora non ha scelto il finale. Proseguendo coi capitoli potrete suggerire voi il finale.
    La redazione.

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