mercoledì 31 ottobre 2012

Una storia su Twilight. Prologo

In attesa dell'ultimo film di Twilight, vi faremo leggere una storia ideata su questi personaggi e il loro mondo. La storia si svolge dopo la fine del primo libro.



Prologo
Stavo tornando a casa immersa nei miei pensieri e mi chiedevo come mai Edward non mi aveva voluto trasformare in un vampiro. Forse non è sicuro del nostro amore… forse non crede di potermi sopportare per tutta la vita… io invece ne sono sicura, con lui potrei stare per sempre… voglio essere nella sua vita, ma la sua vita è molto pericoloso… davanti a James mi sentivo così impotente e indifesa… non potevo fare altro che piangere e urlare e lui sembrava godere della mia sofferenza… voglio essere trasformata in un vampiro per poter affrontare il suo mondo e non avere più paura… lui però non vuole trasformarmi… come posso fare a stargli vicino? Non lo so… accidenti mi sento stanca, le gambe le sento pensanti e gli occhi mi si chiudono. Mi devo appoggiare ad un albero… non basta… tutto sta diventando scuro…

***
Stamattina mi sono svegliata nel mio letto e non sapevo come ci ero arrivata, però ricordavo il sogno che avevo fatto. Mi trovava in un tavolo operatorio e c’erano tre individui intorno a me. La luce mi impediva di vederli in faccia.  Uno diceva che avevo qualcosa che non andava e che dovevo assolutamente essere cambiata. Un altro gli dava ragione e un altro ancora diceva che bisognava rendermi più forte. Poi hanno iniziato la loro operazione. Mi hanno inciso il cranio e scoperchiato il cervello. Dopo essersi divertiti dentro la mia testa per un po’, hanno richiuso con uno strano aggeggio e non si vedeva più nessuna cicatrice. E’ un sogno veramente strano, chissà cosa vuol dire. Comunque oggi mi sento diversa… ho più energie e soprattutto so cosa fare per poter stare nella vita di Edward. Che bello! Inizierò dopo la scuola.

***
Mi sento proprio meglio dopo aver iniziato e ora è meglio che torni a casa. Dopo aver fatto un paio di chilometri, sono vicina a casa e davanti trovo la macchina sportiva di Edward.
-Dove eri?- mi chiede possessivo
Che cosa gli rispondo? Mi devo inventare una scusa.
-Da Jacob- mi invento – era da un po’ che non ci vedevamo. Come mai sei qua?- gli chiedo per sviare il discorso.
-So che domani è il tuo compleanno, Alice ha deciso che lo vuole festeggiare a casa nostra quindi sei invitata al tuo compleanno-
-Che bello!-
-C’è qualcosa che mi devi dire?-
-No nulla!- dico subito e probabilmente lui percepisce il mio nervosismo, chi non riesce a non percepirlo. Lo abbraccio e poi lo bacio.
-Volevo solo un tuo bacio-
Lui sorride, io sorrido e il mondo scompare intorno a noi.

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