lunedì 30 gennaio 2023

Hunters II - La Recensione

 Hunters II


E' stata da poco diffusa su primevideo la seconda stagione della serie TV - Hunters. Nella prima stagione i personaggi, i cacciatori di nazisti, si muovevano in un contesto verosimile. Molti ufficiali nazisti finita la guerra si erano dati alla macchia e grazie all'aiuto di governi collaborazionisti hanno potuto vivere la loro vita senza rispondere dei crimini che avevano commesso. L'idea della seria era appunto che ci fossero delle persone normali a cui questa cosa non fosse andata bene e che fossero diventati dei giustizieri. Nella prima stagione i Cacciatori si muovono in clandestinità e allo stesso modo agiscono i nazisti. La nostra Storia non viene toccata da questa vicenda. Ci muoviamo appunto nell'ambito del verosimile. Però con il finire della prima stagione qualcosa cambia, spunta un personaggio storico che sarebbe dovuto essere morto nella nostra Storia. Siamo ancora nel verosimile? Si, se il popolo, se le persone comuni non scoprono della sua esistenza. David Weil, creatore della serie, quindi si vuole ancora muovere nel verosimile? 


I trailer della seconda stagione invece ci stuzzicavano su un altro evento. Johan aveva ucciso o no Hofferman (Al Pacino)? Perché lo vedevamo vivo e vegeto e in azione e la prima puntata in qualche maniera gioca su questo enigma. Con la seconda puntata invece scopriamo che Hofferman è morto, per lui non ci può essere nessuna redenzione, nessun perdono. In realtà le sue vicende si svolgono nel passato, ci fanno vedere cosa lo ha spinto a formare gli Hunters e come lo ha fatto. E' davvero importante saperlo? O è solo un pretesto per far tornare Al Pacino al suo ruolo? Non era più importante dedicare un episodio a quello che è successo al gruppo degli Hunters in Spagna dopo la morte di Hofferman? La risposta forse è si, perché soprattutto alla fine capiamo che comunque Hofferman era un nazista e che non meritava la pietà o il perdono di Jonah. Per quanto riguarda la Spagna sappiamo più o meno quello che è successo grazie ai dialoghi tra i personaggi, ma non lo abbiamo visto, perché? Forse per lo stesso motivo dell'esistenza del settimo episodio che a noi spettatori sembra un'inutile digressione di cui se ne poteva fare a meno? E forse per lo stesso motivo per cui l'ultimo episodio rende la serie da verosimile a Ucronia? Forse perché David Weil vuole giocare con noi spettatori? Darci non quello che ci aspettiamo, ma qualcosa che ci stupisce? Quindi solo questo? Divertirsi alle nostre spalle? In realtà non credo ci sia solo questo. David Weil voleva che i suoi Hunters non fossero degli agenti segreti, ma delle persone normale calati in un contesto diverso. Per questo delle persone che sono state vittime nella loro vita precedente, sono diventati dei cacciatori. Stravolgere i ruoli che sono stati dati dalla storia o dal cinema a quelle persone. Emblematico è appunto l'episodio settimo, in cui sono gli ebrei nascosti a fare del male ai militari nazisti. Un episodio anche catartico e simbolico, come lo è l'ultimo. Nell'ultimo episodio, infatti, va in scena il processo che qualsiasi ebreo avrebbe voluto vedere nella vera storia. La causa della loro distruzione viene processato e condannato. Mindy rappresenta tutte le vittime, che avrebbero voluto rivolgergli quelle parole, dare sfogo al loro dolore e invece nessuno ha potuto farlo perché con il suo suicidio storico si è vigliaccamente sottratto alla giustizia. 



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