Salve,
È da tanto che il blog è fermo e che non mi faccio sentire.
Cercherò di rimediare. Per ora ho rotto il mio silenzio solo per informarvi che ho pubblicato un ebook su Amazon.
Se vi fa piacere potete andare a questo link https://www.amazon.it/Calabria-zombie-Cosimo-Francesco-Crea-ebook/dp/B07MFFS5ND e comprarlo. Se vi va anche fatemi sapere che ne pensate.
sabato 16 marzo 2019
sabato 12 novembre 2016
Umani
Esseri che non posso
vivere liberi,
che per perpetrare
la schiavitù
trovano sempre un
modo.
Ora le catene sono
invisibili,
più infide di
quelle del passato,
meno pesanti da
portare,
quasi
impercettibili,
ma son sempre
catene.
Lavoriamo per
consumare,
per comprare
l'ultima auto,
l'ultimo cellulare,
il vestito
alla moda, per
conformarci,
per distinguerci
siamo tutti uguali,
conformisti e
anticonformisti.
Catene che non si
possono spezzare,
incise nel nostro
dna.
La nostra mente ne
sente la presenza,
ne è infastidita,
ma riusciamo ad ingannarci.
Creiamo sogni da
seguire,
interessi da
praticare,
lo sport, il cinema,
la musica, la tecnologia,
l'alcool, la droga.
Un'illusione
piacevole, che ci fa sorridere,
che ci fa pensare di
essere felici,
che cela la scomoda
verità.
Però nel buio della
nostra camera,
nel silenzio più
assordante,
prima di assopirsi,
il sentimento
dell'angoscia
si fa pressante e i
polsi prudono.
venerdì 26 febbraio 2016
Vergognarsi di essere italiani...
Vergognarsi
di essere italiani…
Non
sono uno di quegli italiani che ad ogni occasione parla male del
proprio paese e stato. Sono convinto che la nostra Italia abbia molte
qualità, oltre agli ovvi difetti che in ogni occasione si palesano.
Quale paese però non ha criticità? Ognuno ha i propri problemi da
affrontare, ma abbiamo anche grandi
qualità
e momenti di cui essere orgogliosi. Non ho mai provato vergogna a
essere italiano, mai fino a quando la legge Cirinnà è approdata
al Senato. Lì ho capito che facciamo ancora fatica a definirci un
paese civile e soprattutto laico.
domenica 12 aprile 2015
Su crocifissi, immigrati e cristiani.
Domenica di Pasqua durante una riunione
di famiglia mi è capitato di trattare con un mio parente alcuni temi
che riguardano la nostra religione e gli altri. Non si poteva partire
che dall'immancabile crocifisso che si vuole togliere dalle aule
delle scuole pubbliche. Il mio parente sosteneva che non andasse
tolto, soprattutto non per una forma di rispetto nei loro (con loro
intendeva i musulmani) confronti. Se noi andassimo nei loro paesi, ha
continuato, di sicuro non saremmo rispettati alla stessa maniera. Io
invece sono a favore di togliere il crocifisso, perché le scuole
pubbliche sono luoghi laici e non dovrebbe esserci nessun riferimento
ad alcuna religione, nemmeno a quella praticata dalla maggioranza di
fedeli presenti in quel paese che si definisce laico. Per fortuna nel
nostro paese esistono anche le scuole paritarie, quindi se uno vuol
vedere il crocifisso nelle aule, può decidere di iscrivere il figlio
in una di esse. Mi sono definito laico nel pubblico e cattolico nel
privato, perché pratico la mia confessione senza imporla agli altri,
si che siano atei, musulmani, buddisti ecc. Lui invece sostiene che
dovremmo essere sempre cristiani e che facendo così stiamo perdendo
la nostra identità e presto loro ci porteranno alla rovina. A questo
punto interviene a suo favore, un'altra mia parente. Il crocifisso ci
deve essere perché così prima di un esame posso cercare
consolazione in lui. A parte che uno può trovare conforto nella suo
dio senza bisogno di un'immagine, ma se la sua fede necessita di un
oggetto può sempre portarsi una collanina con un crocifisso e con
una mano tenerla stretta. A questo punto il discorso non poteva
scivolare che sugli immigrati. Il mio parente sosteneva che ci hanno
rovinato e che il lavoro non c'è per colpa loro. Gli ho chiesto
quale era la sua soluzione: mettere delle navi nel Mediterraneo e
sparare agli immigrati sui barconi?
La risposta hitleriana è stata si. Ho
sentito un brivido lungo la schiena, perché forse non si rendeva
conto della gravità della sua risposta. In questa settimana ho
pensato al fatto che lui dice che dobbiamo essere cristiani
totalmente e che dovremmo sparare agli immigrati. Probabilmente il
mio parente pur essendo cattolico, non ha mai aperto il Vangelo o non
ha mai ascoltato il prete durante una predica. Gesù ha detto: Ama il
prossimo tuo come te stesso. Non sparargli. Infine c'è un
bellissimo passo del Vangelo di Matteo:
Quando
il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli,
si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a
lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il
pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua
destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che
stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in
eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo.
Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e
mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi
avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a
trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti
abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti
abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo
ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto
ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re
dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste
cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a
me. Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me,
maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi
angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho
avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete
ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi
avete visitato. Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai
ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o
in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità
vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi
miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me.
E
se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita
eterna».
Gli immigrati sono forestieri e noi li
dobbiamo ospitare perché riconosciamo in loro Gesù. In aula non c'è
bisogno di un crocifisso, perché ci voltiamo verso il nostro
compagno di classe sia esso rom, musulmano o nero e vediamo Gesù.
Non si tratta di buonismo, ma della nostra identità, della nostra
vera identità. Se ci aggrappiamo ad un segno esteriore come un
crocifisso per considerarci cristiani e non agli insegnamenti di
Gesù, non siamo dei veri cristiani, ma siamo farisei, sepolcri
imbiancati.
venerdì 6 febbraio 2015
Era nelle mani la sua inadeguatezza
Vidi mia madre guardarlo in modo sospettoso. E’ una persona sospettosa, mia madre. E’ sospettosa specialmente di due cose: gli uomini strani e le uova bollite. Quando apre un uovo bollito ci scruta dentro come se si aspettasse di trovare un topo o qualcos’altro. Con gli uomini strani ha una regola d’oro che dice: "Più gradevole sembra essere un uomo, più devi essere sospettosa. Quell’omino era particolarmente gradevole. Era educato. Parlava bene. Era ben vestito. Era un vero gentleman. Sapevo che era un gentleman per le sue scarpe. "Puoi sempre dipingere un uomo dalle scarpe che indossa" era un altro dei detti preferiti di mia madre. E quest’uomo aveva delle meravigliose scarpe marroni…
I suoi modi erano fini e delicati. Il suo viso
rugoso e vecchio mostrava le pieghe della sua decadenza fisica. In bocca
mordeva sempre un sigaro; l’effluvio acre impregnava i suoi polpastrelli
affusolati e ne rivelava la mordace consumazione. E quelle mani abili e morbide
avevano delle movenze maliardiche, incantatrici. Era nelle mani la sua
inadeguatezza. Mia madre ne convenne subitamente e ne rimase turbata. Vidi i
suoi occhi lampeggiare e il sole tramontare dietro di lei. La finestra si
spalancò, il vento la seguiva. Nella stanza scese il gelo. Il silenzio fu
scalfito dalla follia delle sue chimere. In un attimo
cambiò il volto di ogni cosa.
In un giorno che potrei definire anonimo e banale, fra il tepore di un sole che andava a morire, in un luogo che tutt'oggi mi rimane indefinito, perché poco lo contemplai, conobbi quell’uomo a lei conosciuto. Quelle sue mani un tempo l’avevano
cinta, ne sentiva la forza e la consistenza. Conosceva quel sospetto. Mia madre
non era una donna comune: nascondeva segreti inaccessibili anche per noi figli.
Era stata una donna e chissà quante altre. Da uno scritto sgualcito, anni or sono,
venni a scoprire per caso che mia madre era stata abbandonata all’età di tre
anni in uno squallido orfanotrofio in Russia. Ancor più sconvolgente divenne una scoperta
inaspettata e incomprensibile: mia madre era una Spia del KGB. Me lo confessò una mattina di tanti anni fa, mentre facevo colazione, mentre lei beveva il suo caffè verde ed io annegavo i miei dubbi, costringendomi ad una dolorosa verità. Mia madre mi colpiva intimamente, con verità spiazzanti, nelle ore belle e dolci quando il sole esplodeva di vita. Seppi più avanti
che uccise spietatamente degli uomini.
Tuttavia capii che quella donna, seppure mi fosse madre fino
alle viscere, mi sarebbe rimasta per sempre sconosciuta. E adesso che nei suoi
occhi scorgo il turbamento, capisco che di quell’uomo ha paura. Entrambi erano
lì per lo stesso sporco scopo. Gli assassini hanno un fiuto particolare per
riconoscersi. Io accompagnai mia madre perché fu lei a chiedermelo, avrei dovuto sospettare che volesse rovinarmi la giornata.
Mia
Madre, davanti a me, tirò fuori la sua pistola guardandomi con uno sguardo che
mai le rividi più, sparò. Il vecchio uomo cadde accasciandosi a terra. Le sue
scarpe s’imputridirono di sangue. Dalla sua giacca la polizia ricavò la carta
d’identità, Andrea Siriani, servizi segreti Americani; era anche lui una Spia. Mia
madre fu arrestata; non si oppose. Ogni tanto le faccio visita. Non parlammo
più di quanto accadde quel pomeriggio. Soltanto adesso capisco la paura e
l’infelicità provata nel conoscere e nell’uccidere suo padre. Si dice fosse il
suo ultimo incarico nel KGB.
Maria Valentina Attinà
QUESTO RACCONTO APPARTIENE ESCLUSIVAMENTE AL BLOG RITORNO AL FUTURO. VIETATA LA PUBBLICAZIONE ALTROVE.
Etichette:
Tratto da SCRITTORE PER UN GIORNO.
Ubicazione:
89060 Roccaforte del Greco RC, Italia
giovedì 1 gennaio 2015
L’anno passato e nuovi propositi.
Un altro
anno è passato. Molte cose sono cambiate e altre sono rimaste uguali. Abbiamo
avuto un altro presidente del Consiglio, non eletto da nessuno ma accolto da
tutti a braccia aperte. Considerato quasi dalla maggioranza degli italiani come
un salvatore, come è accaduto sempre al nostro popolo, non comprendendo che
nessun uomo può fare miracoli. Renzi ha promesso tanto e per ora, per colpe sue
o non sue, non ne ha mantenuta nessuna. La legge elettorale non è ancora
cambiata, la crisi c’è ancora e la disoccupazione continua a crescere. Il suo
jobs act non credo che riuscirà ad arrestarla. In che maniera una manovra che
aiuta a licenziare dovrebbe incentivare ad assumere? In ogni caso dobbiamo dire
che con lui si è compiuta a pieno il passaggio dalla prima repubblica, quella
dei partiti ideologici, alla seconda repubblica, quella dei partiti personali.
Infatti con Renzi, l’unico partito che sembrava immune al leaderismo, ha
modificato il suo volto per poter vincere. Adesso ci sono solo partiti legati completamente ad un leader e da esso dipende la loro esistenza. A destra abbiamo il partito dell’eterno Berlusconi e quello di
Matteo Salvini. Un altro Matteo che è riuscito a far risorgere la lega, facendo
dimenticare ai suoi elettori i tanti errori, soprattutto illegali, commessi da
quella di Bossi. Al centro abbiamo il vecchiume e nessun vero leader. A
sinistra se si può dire di sinistra il partito di Renzi e poi quello di
Vendola. Infine c’è il movimento Cinque Stelle, la cui identità è legata a
quella di Grillo, che si occupa solo di espellere. La fine del 2014 comunque ci
ha promesso un cambiamento per il prossimo anno, ossia un nuovo presidente
della repubblica. Giorgio Napolitano probabilmente darà le dimissioni e la
persona più influente in questo decennio, nel bene e nel male dipende dalla
prospettiva, si tirerà fuori dai giochi. L’Europa ha continuato a seguire la
linea Merkel e probabilmente continuerà a farlo. L’Isis si è affacciato al
mondo, facendo crescere la paura verso il fondamentalismo islamico. I cattolici
che aspettavano dal papa Francesco delle importanti riforme, hanno atteso in
vano. Infatti il ponteficie, la cui figura emana fiducia, si è dovuto fermare
davanti ai vescovi più retrivi, che hanno rinviato a data da destinarsi alcuni
progetti che potevano rendere più moderna la Chiesa Cattolica. Per quanto
riguarda il nostro blog dobbiamo fare molti mea culpa. Io e i miei
collaboratori lo abbiamo abbastanza dimenticati, presi dai nostri impegni.
Quindi questo sarà il nostro buon proposito: nel 2015 proveremo ad essere più
presenti e proveremo a scrivere molti più post e speriamo che voi continuerete
a seguirci, ma soprattutto a farci pervenire i vostri pareri sui post che
pubblicheremo.
Grazie e auguri per un felice e sereno 2015.
martedì 16 settembre 2014
Una storia poco conosciuta I
Spesso capita che la Storia venga cristallizzata dei libri di scuola o subisca una semplificazione che fa perdere la complessità degli eventi, oppure semplicemente la si ignora parzialmente o la si modifica affinché corrisponda alla propria ideologia. Nella più che millenaria storia della nostra penisola, il Risorgimento è quello che più di ogni altro a mio avviso ha subito deformazioni, semplificazioni oppure viene totalmente ignorata.
Iscriviti a:
Post (Atom)
Post più popolari
-
Non ho mai creduto che: "Io, x, prendo te y, come mia sposa/o e prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella sal...
-
Non bastava la mano piromane a gettare nello sconforto il paese di Roccaforte del Greco...
-
La signora di Ellis Island Fare la recensione di questo libro per me è molto difficile. Non mi reputo degno di parlare di un libro che...
-
La Domenica delle Palme (ingresso di Cristo in Gerusalemme), a Bova (RC), viene celebrato un rito unico e spettacolare, da ...
-
Il libro della vita e della morte di Deborah Harkness Se siete stanchi dei vampiri innamorati (Twilight) o dei maghi orfani, figli ...
-
Il ritorno alla fossa occipitale mediana. Più di un secolo fa, un famosissimo studioso italiano, Cesare Lombroso, il cui nome, secondo ...
-
Esseri che non posso vivere liberi, che per perpetrare la schiavitù trovano sempre un modo. Ora le catene sono invisibili, più infi...