GALLICIANO’-
E’ rivolta a tutte le istituzioni, la lettera giunta dal borgo ellenofono, a
firma del Presidente dell’Associazione CUM.EL.CA., Giuseppe Zindato.
Egregi Signori che rappresentate le Istituzioni ai vari livelli,
scriviamo a voi per discostarci da quanto è stato scritto da alcuni giornali a
proposito delle vicende giudiziarie che hanno
interessato il borgo di Gallicianò, la cui peculiarità e bellezza è nella
lingua grecanica che è oggetto di interesse da parte dell’UNESCO, in quanto
bene immateriale. Il nostro rammarico si
trasforma in sdegno nell’apprendere come i mass-media Nazionali e locali hanno
trattato la questione (trovando anche chi li ha sostenuti più o meno
consapevolmente), descrivendo la comunità Gallicianese tutta come un covo di
criminali, cioè facendo di tutta l'erba un fascio, indifferenti alla sofferenza
delle persone non implicate nella vicenda. Infatti
contemporaneamente viene ignorato, sottovalutato, non valutato, ostacolato il
lavoro di chi, sicuramente la maggioranza dei cittadini, si prodiga in ambito
sociale, civile, politico, culturale ed economico per non fare finire questa
comunità nell’oblio. Probabilmente, il non far parte del grande circuito
mediatico, fa sì che siano trascurati i molteplici aspetti positivi e vengano
portati alla ribalta solo aspetti marginali e non rappresentativi della vera
realtà di Gallicianò. Tali fatti assumono una valenza totalizzante fine a se
stessa ed offensiva della stessa comunità. Pertanto,
nel ribadire con forza che la stragrande maggioranza dei cittadini di
Gallicianò è estranea a dinamiche criminali e alla cultura mafiosa, si invitano
nel contempo studiosi, giornalisti e coloro i quali vogliano venire a visitare
Gallicianò, a farlo senza pregiudizi, affinche si rendano conto della ricchezza
di storia, cultura, umanità, accoglienza ed ospitalità, che sono il biglietto
da visita di questa millenaria comunità».
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