sabato 9 dicembre 2023

Gli Aberti e Pentidattilo

 

Gli Alberti e Pentedattilo

Il feudo di Pentedattilo fino al 1589 apparteneva alla famiglia Francoperta di Reggio, che lo perde per via dei debiti che costano la confisca a Giovanni Francoperta. Quello stesso anno Simone Alberti di Gurafi compra il feudo e ne diviene il barone. 


Il feudo diventerà poi un marchesato. Gli Alberti di Gurafi discendevano dalla famosa famiglia degli Alberti di Firenze, che costretti ad abbandonare la città in esilio si rifugeranno appunto in Sicilia. In quel periodo anche il feudo di Motta San Giovanni era interessato dall’attenzione di famiglie provenienti dal messinese e così a quanto pare anche il feudo vicino di Pentidattilo. Tra la famiglia degli Alberti e gli Abenavoli di Montebello fin da subito ci sono dei contrasti per questioni di confini. Non sappiamo come mai lo zio e il padre del famigerato Bernardino siano stati uccisi. Certo però era che i delitti di sangue all’epoca a quanto pare erano all’ordine del giorno. Con il marchese Domenico e proprio Bernardino le due famiglie sembrano riappacificarsi e infatti il conte aveva battezzato un figlio al marchese e aveva poi chiesto la mano della figlia Antonietta. Purtroppo il marchese muore e prende il suo posto il figlio Lorenzo che invece intendeva maritare la sorella con il cognato don Petrillo Cortez. Questo porta alla furia di Bernardino e alla famosa strage di Pasqua. Dopo l’assassinio di Lorenzo, diventano marchese di Pentidattilo prima la stessa Antonia e poi la sorella Teodora, una dei pochi sopravvissuti alla strage e sposa di Francesco Ruffo Ventimiglia di Bagnara, che manterrà il marchesato fino alla sua morte nel 1723, quando il feudo tornerà nella mani della corona.

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