sabato 1 febbraio 2014

Frana, silente, la montagna di Roccaforte del Greco





Roccaforte del Greco- Un violento nubifragio, iniziato giorni addietro come pioggerella autunnale, si è abbattuto nella mattinata di oggi, 1 febbraio 2014, sulla zona dell’area grecanica, producendo, a Roccaforte del Greco, una frana, una delle tante negli anni.  
Geomorfologicamente complesso, con una struttura paesaggistica - naturalistica splendida e variegata, Roccaforte è il comune che più di ogni altro è, in questa zona, esposto a rischi idrogeologici. Il patrimonio boschivo di quest’area, gran parte distrutto dagli incendi, costituisce la principale soluzione ai problemi derivanti da smottamenti.
La frana in questione è partita nei pressi della contrada "Paci";  una parte di costone si è staccato dalla montagna e il materiale è sceso, riversandosi sulla strada provinciale, presso il vallone sottostante e sul manto stradale; erano le 9 circa. I Soccorsi sono giunti tempestivi.
Il problema idrogeologico affonda le proprie radici in una cementificazione selvaggia, priva di alcuna opera di contenimento e di vie di sfogo per acqua e inerti.
Una ridistribuzione funzionale degli assetti urbanistici, armonizzata da opere strutturali, e un rimboschimento massiccio potrebbero ridare maggiore sicurezza ad un luogo che, storicamente, rappresenta la culla della magna Grecia.    

venerdì 27 dicembre 2013

Hippolita 9

Eracle e Hippolita quella sera giacquero insieme per la prima volta, anche se non lo era. I loro corpi si conoscevano anche se non si erano mai toccati. Le loro orecchie sentirono gemetti antichi e nuovi. In quella confusione di percezioni e di esperienze, i ricordi si mescolarono al presente in un calderone esplosivo. Eracle non volle che Hippolita si togliesse la cintura, gli dei potevano decidere di attaccare in qualsiasi momento. Così lei la indosso sopra la sua pelle. La sua prima volta invece il semidio gliela tolse e la posò sopra la sua pelle di leone. Entrambi suoi trofei, uno di guerra e uno di amore. La prima volta fu selvaggio e fu lei a stare di sopra. Lui era il suo strumento di piacere. Stavolta fu più dolce e fu lui a stare di sopra. Entrambi erano lo strumento del piacere dell’altro. Questa sera fu la loro prima volta e non lo fu. Quella  volta Eracle uscì dalla sua tenda quando ebbero finito. Questa volta rimase con lei abbracciati e si addormentarono insieme.

lunedì 4 novembre 2013

Roccaforte del Greco: la parte migliore che si è

Ogni popolo ha una sua particolare ipocrisia che chiama le sue virtù.  La parte migliore che si è non la si conosce e non la si può conoscere perché spesso non la si vuol conoscere veramente. È sociologicamente indagabile, dunque, quel popolo che sebbene si compatti, unendosi, nel savaguardare la propria dignità dalle altrui critiche, svolga con i medesimi strumenti cognitivi un' opera di disgregazione e di abbandono riconducibili probabilmente ad una atavica incomunicabilità. Prendere atto delle virtù ipocrite del nostro popolo servirebbe quantomeno a riabilitarlo e a riabilitarci ad una metacomunicazione  del tutto sottovalutata e pressoché assente. È, poi, così difficile conoscere quale sia "la parte migliore che si è",  la vera essenza di un popolo?  Si propone tal quesito al popolo di Roccaforte del Greco, vittima e carnefice di se' stesso, masochista  interlocutore di politicanti professionisti che, stabilmente da pochi mesi, rammentano al mondo altro sia l'esistenza del paese aspromontano  sia il bisogno di libertà,  legalità e democrazia, parole abusate oltremodo da questi vecchi o giovani tromboni di partito. Lo vengono a dire loro che non abbiamo libertà, loro che ce l hanno tolta gestendo indegnamente il nostro territorio e noi piu' sciocchi a votarli, ci insegnano loro che cos' è la legalità, loro che pe lu cugnu per l'amico o parente sono a disposizione ma la Cancellieri ha fatto un gesto inqualificabile,  loro che si ricordano ora che la nostra democrazia è interrotta, dopo anni di silenzio tombale, loro che vivono la 'ndrangheta nei palazzi di potere e poi vengono nei piccoli paesi a riabilitare i ladri di galline impartendo lezioni di legalità e onestà,  loro infine che si mobilitano soltanto per salvare quegli ultimi voti rimasti in queste terre arse o, perché no, facendo strada a qualche nuovo asservito al potere bisognoso di notorietà e di un lauto stipendio.

venerdì 25 ottobre 2013

Hippolita 8

Hermes avanzò nel buio della caverna. Tutto era andato secondo i suoi piani. L’illusione che aveva preparato aveva ingannato quei due sciocchi e ora si prestava ad incontrare il suo alleato. La divinità dalla natura ambigua si inginocchiò al suo cospetto.
-Tutto sta andando secondo i nostri piani?- chiese il suo alleato nascosto nelle tenebre
-Si mia signora…-
-Bene… ora non ci resta che aspettare. Tu, mio caro, salverai noi tutti dal destino che ci era stato riservato. Quello sciocco di Zeus aveva vincolato tutti noi a quel patto. Non avremmo più dovuto intervenire nelle questioni dei mortali. Lo abbiamo fatto e come siamo stati ripagati? Con l’oblio. La fede dei mortali è venuta meno e noi ci siamo sempre più indeboliti. Per poter mantenere un briciolo del nostro potere, una minima parte, ci siamo dovuti nascondere con le sembianze degli umani! Io ho dovuto usare la mia saggezza per architettare questo piano-

venerdì 11 ottobre 2013

Il più grave errore del governo Letta-Alfano

Vista la grave crisi economica che affligge il nostro paese, dove mai poteva commettere uno tra i più gravi errori il governo delle Larghe Intese? Ma ovviamente in campo economico, dove ogni errore ci potrebbe costare caro e portaci ad una situazione ancora più grave (vedi Spagna e Grecia). Di che mancanza si èmacchiato? Ovviamente dell’aumento dell’Iva, secondo quasi tutti infatti questo potrebbe portare ad una ancora maggiore riduzione dei consumi e questo vuol dire diminuzione dei guadagni per tutti gli esercizi commerciali, vuol dire anche aumento del costo della vita per tutti gli italiani, infatti si è calcolato che dovrebbe costare, secondo il Codacons, circa 350 euro in più alle famiglie italiane. Famiglie italiane che in media non se la passavano già bene e che non riuscivano ad arrivare a fine di mese. Questo aumento andava evitato, tutti lo sapevano e il governo si era imposto fin da subito di lavorare ad evitarlo. Come però si è arrivato a compiere questo fatal errore? In che modo è nato? Alla nascita del governo stesso. Da subito si è messo al primo punto il superamento (in realtà la cancellazione) dell’Imu invece di bloccare l’aumento dell’Iva. Sull’agenda del governo non faceva che pesare  questa tassa, si dovevano trovare i fondi per cancellarla ad ogni costo, nei mass media non si faceva che parlarne. Io mi chiedevo il motivo, perché non concentrarsi prima sull’Iva visto che la nostra crisi è dovuto anche alla diminuzione dei consumi? Perché non evitare che si aggravi. Ovviamente era un motivo politico. L’imu era una causa politica del Pdl, la battaglia durante la campagna elettorale. Il superamento dell’Imu era così importante? A che cosa ha portato in realtà? Che si sono dovuti trovare fondi per cancellarla che si potevano usare per bloccare l’aumento dell’Iva innanzitutto. Inoltre l’Imu essendo l’entrata maggiore dei Comuni per poterla supplire sicuramente hanno dovuto aumentare tutte le altre tasse. Questo ha portato alla diminuzione della pressione fiscale tanto proclamato da tutti i politici come il maggior danno della nostra vita economica? Io non credo anche se io non sono un economista e sto cercando di fare un ragionamento con il buon senso. Alla fine che cosa è successo? Che non si è fatta pagare una tassa a persone che magari come prima casa avevano una villa con tre piani e piscina annessa, però si farà pagare di più ai consumatori italiani che ogni mese fanno gli acrobati usando la calcolatrice, le bollette e gli scontrini della spesa. All’italiano medio è stato di nuovo ridotto il potere di acquisto, mentre ai ricchi è stato aumentato. Meno male che questo governo doveva ridurre la disparità sociale. Adesso non ci resta che cosa faranno in merito all'eccessiva tassazione del lavoro... e già tremo. 

sabato 5 ottobre 2013

Ipocrisia nazionale

Ipocrisia nazionale.


Dopo la strage di Lampedusa, il cordoglio, la pietà e il lutto nazionale sono stati i sentimenti predominanti da parte degli italiani. Quasi tutti hanno pianto per quei corpi senza nome che galleggiavano nell’acqua, partiti con la speranza di non morire di fame in Italia, sono morti in ogni caso. Quasi tutti hanno applaudito caldamente alle parole di papa Francesco. Il suo vergogna però non ci ha fatto vergognare, con vuote attestazioni di stima abbiamo corso a dire che aveva ragione, qualcuno con un briciolo in più di coscienza ha abbassato il capo e ha taciuto. Ci siamo dimenticati per un attimo delle nostre leggi che non permettono l’integrazione, dei nostri insulti per strada, dei cori da stadio, dei nostri pregiudizi verso tutti gli extracomunitari. Li abbiamo sentiti vicino a noi, come dei poveri sfortunati. Non tutti, la voce di alcuni ha continuato a cantare la solita campana del razzismo, a usare la tragedia per dire che loro hanno ragione (Vanno aiutati in patria, non in casa nostra!), per il momento la maggioranza silenziosa ha un altro sentimento ed è quello del cordoglio, non ascolterà questa campana per il momento. In futuro però? Infatti come diceva Ugo Ojetti,  l’Italia è un Paese di contemporanei senza antenati né posteri perché senza memoria di se stesso. Gli italiani vivono nel presente e oggi in cui è ancora vivido il ricordo della tragedia accoglierebbero un altro po’ tutti gli immigrati clandestini a braccia aperte, purché ovviamente provengano dall’africa, per i rumeni il discorso è diverso. Quando però la memoria inizierà a rendere fumoso il ricordo di questi morti galleggianti che cosa succederà? Io credo di saperlo e credo che anche voi lo sappiate. I vecchi sentimenti ritorneranno e ritornerà il vecchio razzismo, perché per quanto cerchiamo di ingannarci, noi italiani siamo razzisti. Domani quando il nostro senso di colpa non ci premerà sul cuore, torneremo a dire negri di merda, non se ne possono stare a casa, non possono rimanere in africa a mangiare banane con le scimmie, io non sono razzista però non mi portare a casa un nero/a ecc. Quando questo periodo di ipocrisia passerà, la maggioranza tornerà al recente passato, forse qualcuno tornerà a sostenere che la guardia costiera dovrebbe sparare contro i gommoni. Chi lo sa. Questo è ciò che mi dice la mia testa, nel mio cuore però spero di sbagliarmi e che la mia gente si riveli più civile di quanto pensi. Cazzo! Contradditemi e dimostrate che la nostra non è ipocrisia, che ci vergogniamo davvero e che sappiamo che è anche colpa nostra se quelle persone sono morte.


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