25 aprile
Il 25 aprile è il giorno della Liberazione d’Italia. Dovrebbe essere un
festa nazionale in cui tutto un popolo si ferma e pensa a questa
commemorazione. Molto spesso è solo un’altra occasione in più per non dover
lavorare. Noi invece vogliamo dedicargli un piccolo pensiero. Il giorno della
Liberazione… il 25 aprile… che cosa ricorda? Da cosa siamo stati liberati?
Siamo stati liberati da una dittatura… una dittatura durata venti anni. In che
modo è stata ottenuta questa liberazione è importante, ma per il momento voglio
andare ancora più in dietro. Come è stato invece possibile che sia stata istaurata?
In quel periodo c’erano tante cose che non andavano, ma soprattutto due
problemi spaventavano l’Italia e gli italiani. C’era una crisi economica come
adesso, c’era povertà e soprattutto c’era una rivolta sociale che spaventava.
In questi momenti un uomo non sa che fare e si guarda intorno cercando di
trovarne uno che invece sia sicuro di se e che abbia la ricetta giusta. Questo
uomo è avanzato e si è preso il suo posto nella storia. E’ arrivato come l’uomo
dei miracoli. Grandi promesse. Un’economia più forte, la pace sociale e l’entrata
tra le Grandi Potenze. Gli italiani che cosa volevano di più? Nulla!
Accettarono. I risultati arrivarono attraverso l’economia protezionista e
autarchica, attraverso la soppressione degli “agitatori” sociali. Con essi però
arrivarono anche i primi difetti del grand’uomo. Nessuno poteva contraddirlo,
nessuno poteva pensarla diversamente da lui. Lui era l’Italia e chi non la
pensava come lui era un nemico dell’Italia! Tanto valeva eliminarlo. Violenza
per gara la sicurezza e la prosperità e intanto la Libertà veniva violentata.
Della Libertà e liberazione in quei tempi agli italiani non importava. Non era
una promessa che aveva fatto e agli italiani non importava essere liberti. Che
fatica dover pensare! La gente di quell’epoca ancora dice che quell’uomo ha fatto
cose giuste e buone fino all’entrata in guerra. La guerra ha sconvolto tutto.
Gli agi della sicurezza sono venuti meno quando i nostri figli morivano
lontano. I successi del grand’uomo vennero sostituiti dalle sconfitte e allora
gli uomini che non si erano dimenticati di quanto fosse preziosa la Libertà, ma
che non avevano potuto dirlo liberamente, uscirono alla luce del Sole.
Iniziarono a combattere per Essa. Con il sangue fu lavato lo stupro fattele e
si arrivò a quel 25 aprile… la liberazione, dalla quale inseguito sarebbe nata
per l’Italia la Repubblica e la Democrazia. Dalla liberazione derivò la Libertà
per tutto il Popolo. Permettetemi di dire un’ultima cosa. I tempi di allora mi
sembrano molto simili ai nostri… certo noi siamo più ricchi rispetto ai nostri
antenati… ma anche noi cerchiamo sicurezza e molti sono pronti a barattarla con
la libertà e sostituirla con la forza del manganello. Molti si presentano come
uomini dei miracoli, in grado di darvi ciò che volete. Vi offrano un patto
faustiano. Ciò che volete per la vostra libertà di pensare e di obiettare. Ecco l’ultima cosa che ho da dirvi: stiamo
tutti attenti! Affinché noi non dobbiamo combattere per avere il nostro 25
Aprile. Grazie e buon 25 aprile a chiunque ami VERAMENTE la Libertà e non
riempie con questa parola la bocca e i suoi slogan per nascondere la violenza
latente.
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