mercoledì 11 aprile 2012

La Lega Nord non ce l'ha mai avuto duro!

Ho un dubbio esistenziale che mi lacera da giorni: ma ce l' avrà ancora durissimo la
Lega Nord o gli si sarà ammosciato?
Ho come l'impressione che, i leghisti (molto spesso TERUN trapiantati al nord), ci abbiano mentito anche su questo: volete vedere come sono sempre stati impotenti e ce l'hanno menata per anni con il "celoduro" ?
La bufera che sta coinvolgendo i partiti italiani - la Margherita docet- è scandalosa.
Ora, non so se gridare alla vergogna o tacermi nel silenzio dell'indignazione; opto per una via di mezzo: mi incazzo! E perdonatemi l'espressione. Mi incazzo come qualsiasi cittadino italiano. Mi incazzo soprattuto come meridionale: per anni  hanno urlato, frantumandoci i timpani, "Roma ladrona"; per anni ci hanno denigrato volendo separare l' Italia e forse annettendoci all' Africa; per anni ci hanno accusato di essere il freno del Nord e la palla al piede di tutti gli onesti della padania a cui rubiamo il lavoro.
Per anni non siamo stati essere umani, e forse ancora non lo siamo, ai loro occhi: siamo altre tipologie di cose: ladri, mafiosi/ndranghetisti/camorristi, ecc. Siamo soprattuto una cosa: Tutti uguali!

Il disastroso scandalo, che ha coinvolto i vertici del Carroccio, e che ha portato alle dimissioni irrevocabili del Senatùr Bossi e del figlio trota, imperversa su tutti i quotidiani e su tutte le televisioni italiane e estere.  
Si rincorrono voci che, nello specifico, coinvolgono esponenti di spicco del partito sui quali, all'occorrenza, parleranno altri dossier ancora non pubblicati. Sul fronte giudiziario, dopo le procure di Reggio Calabria, Milano, Napoli si aggiungono anche quella di Genova e di Bologna che aprono altri due fascicoli d'indagine.
In questa faccenda, ancora tutta da dipanare, ciò che colpisce è la straordinaria ipocrisia e omertà del sistema politico e informativo italiano. 
Ancor più gravi, a mio avviso, sono le implosioni interne al movimento che si stanno verificando, provocando scissioni fra gli stessi leghisti. Forse sarà la volta buona che
" i ladri in casa loro" si scindano definitivamente mettendo fine ad un movimento
volgare, furbo e cialtrone?
Ancora non ci è dato saperlo; la speranza è che, da oggi, si attui quella che, il popolo
leghista, radunato nella fiera di Bergamo sino a qualche ora fa, ha invocato disperatamente: pulizia, pulizia, pulizia!
La prima pulizia di primavera parta da loro, soprattuto da quei molti che hanno creduto al movimento e che inevitabilmente sono stati traditi. Non esiste più l'orgoglio padano o forse non è mai esistito: esiste un'orgoglio italiano ed è bene che il Nord se ne renda conto.

Un'altro appunto che vorrei fare e su cui è bene riflettere, da meridionali e non, è quello che riguarda la cartellina " The family", conservata nella cassaforte dal tesoriere della Lega Belsito. Questa cartella, si dice, contenga documenti, fatture riguardanti le spese della famiglia Bossi: diploma e laurea di Renzo, automobili del fratello Riccardo,  ristrutturazione della villa di Gemonio, una casa in affitto pagata a Brescia; ai 300.000 euro da destinare alla scuola bosina di Varese per Manuela Marrone (per metà siciliana), ai quali si aggiunge un milione di euro che " i Bossi" gli avevano chiesto di mettere da parte per la scuola.
 La famiglia. Per la famiglia si infrangono le leggi, si scende a compromessi, si rubano soldi, si comprano diplomi e lauree, si distrugge una partito politico cui si è dedicata la vita, si distruggono sogni e ideali.
La famiglia aldilà di tutto e tutti; proprio come fanno le famiglie camorriste, mafiose, ndranghetiste. Famiglie che favoriscono i consanguinei a discapito dei molti; famiglie che, i leghisti, condannavano ipocritamente sino a giorni fa adducendo, tra l'altro,
teorie assurde sull'onesta della famiglia padana.
In Italia, che ci resti d'insegnamento, tutte le famiglie disoneste si assomigliano, che si tratti di famiglie del sud o del ricco nord!
E che non si dica che nessuno sapesse nulla: non è giusto insultare così brutalmente l'intelligenza padana!
Quell'intelligenza ITALIANA che, ci auguriamo, non pronunci mai più: Fuori "gli infiltrati di Roma ladrona" dalla Padania!
Non si può, sempre, dare le colpe agli altri delle proprie nefandezze e scelleratezze, perchè, là, fra i politici leghisti ( e non solo), il più sano ha la rogna, come disse, qualche giorno fa, Giulietto Chiesa de Il Fatto Quotidiano.



















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