giovedì 8 novembre 2012

Una storia su Twilight. 8



Quel coglione, quel testa di cazzo, quel bastardo, quello stronzo, ma chi si crede di essere? Sono furiosa! Come si è permesso! Jacob vaffanculo! E’ arrivato sul set e dopo un po’ ha iniziato a guardarmi male, poi alla prima pausa, è venuto da me con due occhi rancorosi e con una voce da cui traspariva tutto il suo disprezzo mi ha chiesto se mi poteva parlare. Certo che potevamo parlare, lo reputavo un amico e invece…
-Che hai fatto Bella?- mi ha chiesto afferrandomi per le spalle
-Cosa?- sono caduta dalle nuvole
-Sento il suo odore su di te, da per tutto, mi dà la nausea… e anche tu…-
-Come ti permetti- e lo allontano con una spinta da me
-Sei stato con lui per avere la parte?-
Gli mollo uno schiaffo, già rossa in viso e furiosa, se avessi potuto credo che l’avrei ucciso.
-Come osi!-
-Scusa… è che pensavo che una volta che se ne fosse andato Edward, una volta che avessi capito che lui non era il ragazzo giusto per te… con il tempo avresti capito che io posso essere più di un amico…-
-E invece no! Non ti ho illuso e ti ho detto come stanno le cose… perché pensi che tra me e te possa essere diverso? Io ti voglio come amico… non ti va bene? Mi dispiace perderti come amico, ma non voglio avere un amico che mi dà della zoccola solo perché è geloso…-
-Perché non posso essere io il tuo ragazzo?-
-Perché non ti amo…-
-Ami quello? Quel pedofilo bastardo? Quell’approfittatore? Sai che è sposato?-
-No, non lo amo… ma mi fa sentire bene stare con lui e si so che ha una famiglia…-
-Sei una rovina famiglie e una zoccola!-
-E tu sei solo un disperato che non fai altro che girarmi intorno con la speranza che io sia così disperata da lanciarmi tra le tue braccia… ma non succederà mai, brutto zotico provinciale!-
-Bene… non voglio più avere nulla a che fare con te… non ti proteggerò più dai vampiri che hai voluto avvicinare… arrangiati…-
-Lo farò… non ho bisogno né di un cagnolino né di un vampiro per essere al sicuro… posso cavarmela da sola!-
Se ne è andato e non si è più fatto vedere sul set. Per quanto mi riguarda, mi va benissimo. Non voglio più vederlo per nessuna ragione. Victoria mia da la caccia, ma non voglio avere la sua protezione. Posso farcela da sola. Almeno credo…

Entriamo nell’appartamento. Senza fare nessun rumore. Potremmo passare per due fantasmi in grado di passare attraverso le pareti. Ci fermiamo davanti alla sua stanza da letto. Lo so che si trova là… anche il mio giovane partner sa che dall’altra parte si trova la sua prede.
-Sei pronto a diffondere un po’ di giustizia a questo mondo?-
Non mi dici né si né no e allora devo essere aggressivo.
-Non è il tempo dei ripensamenti… sai che quello che stiamo facendo è giusto? A questo mondo tra gli uomini si nascondono mostri ben peggiori dei vampiri! Lui è uno di loro!-
Fa di si con la testa. Ha paura ma è anche eccitato. Vuole sentire cosa si prova. Entriamo e in un batter di ciglio mi ritrovo sul letto del grassone e lo afferro per il collo. Lui apre gli occhi incredulo e scosso. Non capisce che cosa succede, mi guarda negli occhi e si perde. E’ completamente in mio potere. Mi volto e mi rivolgo al mio apprendista.
-Tocca a te Edward…-
Avanza timoroso, come una vergine sposa verso il letto nella sua prima notte di nozze. Mollo la presa al collo e inizio a parlare con la mia vittima.
-Sai chi sono?-
-Sei il mio signore e padrone-
-Sai che cosa voglio?-
-No, ma ti darò tutto ciò che vuoi-
-Voglio la tua vita-
-Prendila, è tutta tua-
-Bene… sai perché la voglio?-
Scuote la testa il maiale e gli do uno schiaffo, non ce ne sarebbe bisogno, ma il disgusto che provo per questo lurido sacco di merda è troppo.
-Per Phoebe, Minde, Kate, Elisabeth, Mary, John, Kevin, Alice, Rose e Jason-
Inizia a piangere, forse ha una coscienza.
-Non volevo… ma era più forte di me…-
-Non mentirmi… era più forte di te il violentarli, ma li uccidevi per paura… paura di essere scoperto. Potevi scegliere di non farlo!-
-Sono un mostro!-
-Si, lo sei…-
-Merito di morire-
-Si, è quello che meriti…-
-Si è pentito…-interviene Edward
-Non lo farai più?- chiedo alla mia preda
-No…-
-Visto?- mi chiede Edward
-Non posso non farlo… non ho la forza per smettere…-
-Ti faremo smettere noi… tocca a te, Edward-
Si avvicina al suo collo, lo annusa, esita prima di morderlo, ma poi lo fa. L’odore del sangue si diffonde nella stanza ed il liquido scarlatto entra in circolo nel vampiro e con essi i ricordi del mostro… Edward a quel punto sa con chi ha a che fare… entra in simbiosi con lui e lo morde sempre più convinto, lo vuole prosciugare completamente… lo vuole eliminare dalla faccia della Terra. Poi quando non ha più nulla da succhiare, lo lascia cadere a terra.
-Bene…-
-Dobbiamo bruciarlo o diventerà uno di noi-
-Lo faremo…-
-No, lo farò. Brucerò lui e tutta la sua casa degli orrori!- mi dice Edward determinato come non mai.
Mentre assistiamo al rogo della casa, Edward si volta verso di me e mi chiede che cosa faremo adesso.
-Ti ho mostrato la via… adesso tocca a te decidere che strada imboccare e dove andare…-
-Andiamo dai Cullen… devo parlare con Carlisle e convincerlo della bontà delle nostre azioni…-

mercoledì 7 novembre 2012

Una storia su Twilight. 7


Tengo gli occhi chiusi e faccio finta di dormire, ma so che lui mi sta guardando ed è piuttosto furioso con me. Apro gli occhi e mi volto nel lato del letto in cui c’è lui. Sembra così insicuro e fragile.
-Mi hai plagiato!- mi urla contro
-Non l’ho fatto, te lo assicuro…-
-Tu hai usato qualche tuo potere su di me per convincermi a fare questo!-
-Questo cosa, Ed? Usare la tua carta di credito per pagare una stanza d’albergo?- gli chiedo facendo il finto ingenuo.
-Mi hai costretto a far sesso con te! Altrimenti io non l’avrei mai fatto, io non sono omosessuale… a me piacciono le donne, a me piace Bella!-
-I vampiri non sono né eterosessuali né omosessuali… siamo l’opposto degli angeli che sono asessuati, noi siamo sessuati a trecentosessanta gradi- scoppio a ridere, poi avanza verso di lui e gli do un bacio sulla guancia.
-Forse quelli come te! Io non sono come te!-
-Io come sono?-
-Un mostro!-
-Oh io non credo di esserlo, quello credi di esserlo tu… non so perché sei così bigotto mio caro, ma per troppo tempo hai nascosto la tua natura a te stesso… e ora di fartela conoscere-
Gli tolgo il lenzuolo con cui si copre pudicamente come se fosse una giovane vergine e gli faccio cenno di andarsi a vestire.
-Dove andiamo?- mi chiede intimidito
-A caccia!-
-Io sono vegetariano-
-Succhi il sangue dalle rape?-
-No, non lo succhio dagli uomini ma dai cervi-
-Credo che per gli scienziati non vuol dire essere vegetariano… vestiti oppure dovremo fare ancora del sesso…-
Esita e mi guarda. Anche io sono completamente nudo.
-Allora ti è piaciuto…- lo provoco
Sdegnato si alza immediatamente e si prepara, lo stesso faccio io. In cinque secondi siamo pronti. Lo prendo in braccio. Non fa storie. Sembra essere completamente in balia di me, probabilmente crede che in questo modo non sarà responsabile di quello che gli farò fare.
Lo porto sul tetto dell’albergo e poi gli dico di seguirmi. Saltiamo da un tetto ad un altro, senza fare alcun rumore o difficoltà. Qualsiasi circo farebbe a gara pur di averci nel loro spettacolo, ma noi ci esibiamo solo per la Luna. Mi fermo su un tetto e lui fa lo stesso. E’ spaventato, ma la corsa sui tetti lo ha fatto divertire lo sento.
-Credi di essere migliore di me perché non cacci umani?- gli chiedo
Lui mi guarda, non risponde, ma crede di essere migliore di me non solo per quello.
-Bene sono più mostro di te io e sicuramente la tua famiglia è la migliore al mondo, non è vero?-
Si, fa di si con la testa. Bene, è giunto il momento di distruggere tutte le sue certezze.
-Che fate voi? Uccidete degli animali indifesi e poi? Vi nascondete in una città e tentare di vivere una vita normale e agiata, non è così?-
Non rompe il silenzio che si è imposto, ma mi fa di si con la testa.
-In realtà siete degli ipocriti e dei codardi!-
-Come osi?- si avventa su di me –Puoi fare quello che vuoi con me, ma non puoi insultare la mia famiglia!-
Lo sbatto con la testa per terra e lo tengo fermo, mi dispiace essere duro con lui.
-La verità è che noi abbiamo dei grandi poteri. Anche tu ce ne hai uno e anche i membri della tua famiglia ne hanno uno: quello di togliere la vita. Non volete farlo, non volete abbandonare quel piccolo briciolo di uguaglianza che vi lega ancora all’umanità. Noi però non siamo umani, non siamo mostri, siamo vampiri. Abbiamo questo potere e dovremmo usarlo perché di sicuro i vampiri cattivi lo fanno! Dovremmo farlo anche noi!-
Mi guarda incredulo, non capisce ancora, è ovvio sono un bravo oratore, il concetto va espresso per gradi e solo l’ultima battuta deve esprimerlo nella sua totalità affinché entri bene nel cuore dell’uditorio.
-Potreste eliminare i cattivi vampiri, ma potreste fare ben di più. Migliorare questo mondo. Tu hai i poteri per farlo, io ce l’ho. Usa la tua telepatia e leggi i pensieri dell’uomo che si trova in questa casa. Fallo!-
-Un pedofilo…-
-Un vero mostro! Io non ho bisogno di succhiare sangue e non sono un tossicodipendente che nega la sua dipendenza. E’ una costatazione. Non devo bere sangue per poter sopravvivere, ma continuo a farlo di volta in volta. Sai perché? Perché tra gli umani esistono sacchi di merda come questo qui. Non posso permettere che continui a vivere. Voi invece siete dei codardi perché ignorate i vampiri cattivi e gli uomini cattivi, vivete la vostra vita felice in una cittadina fuori città!-Le mie parole lo colpiscono. Lo lascio libero ma lui rimane a terra.
-Adesso tu scenderai con me, lo ucciderai e farai davvero qualcosa per questo mondo e non solo per te stesso, la tua famiglia o la tua ragazza liceale-
-Se inizio adesso come mi fermerò poi? In che modo poi non mordere chi è innocente?-
-Un passo alla volta… però ci sarò io ad aiutarti e a insegnarti l’autocontrollo di cui avrai bisogno. Andiamo stasera ti sentirai meno mostro perché ne eliminerai uno vero

In un pub Terry, Stephen e Alan fanno un brindisi con bicchieri di birra e poi se la scolano.
L’uomo in nero fuggì nel deserto e il pistolero lo seguì-dice Stephen
La luce crede di viaggiare più veloce di qualunque altra cosa, ma si sbaglia. Per quanto veloce viaggi, la luce scopre che l’oscurità arriva sempre prima, ed è lì che l’aspetta-dice Terry
Questa città ha paura di me. Io ho visto il suo vero volto. Le fogne si estendono nelle strade e sono piene di sangue e quando un giorno traboccheranno, i parassiti affogheranno tutti. La lordura accumulata per tutto il sesso e i delitti salirà schiumando fino alla loro cintola e tutte le puttane e i politici leveranno lo sguardo gridando "salvaci!"... e io dall'alto gli sussurrerò: "no".-dice Alan
-Così il leone si innamorò dell’agnello. Che agnello Stupido. Che leone pazzo e masochista- dicono insieme i tre e scoppiarono a ridere e poi Stephen continua: -Si, siamo stati veramente bravi-
-Credi che Anne si arrabbierà?- chiede Terry
-Non credo… ma se sa cosa abbiamo fatto fare a Lestat, non gli piacerà di sicuro- risponde Stephen
-Signori, siamo stati mandati qui per rendere più sorprendete, più divertente e più emozionante questa storia. Credete che ce l’abbiamo fatto?- chiede perplesso Alan –Secondo me ci manca uno stupro-
-Tu e i tuoi stupri- lo prendono in giro gli altri due.
-L’ideale di Terry è stata geniale- continua Stephen – e dovrebbe bastare. Lestat è imprevedibile al punto giusto.-
-Si, ma si parla solo di bacini di qua, bacini di là. Dove è l’avventura? Il pericolo?-
-Lo stupro- aggiunge Terry
Alan lo fulmina con lo sguardo: -Niente stupro, ma ci vuole un cattivo-
-C’è già, c’è Victoria- dice Stephen
-Bel cattivo, non ha fatto nulla per il momento- sostiene la sua tesi Alan
-Proponi un altro cattivo?- gli chiede Stephen
-Secondo me ci vuole…-
-Non è male come idea- lo sostiene Terry
-Va bene, dobbiamo pensare però a chi…-
-Dobbiamo scappare, signori- lo interrompe Alan –Ci stanno cercando e non hanno buone intenzioni. Hanno dei forconi e giurano su dei libri per loro sacri di ucciderci e bruciarci al rogo.
-L’inquisizione che centra con noi?- chiede Terry
-Non sono l’inquisizione… avanti scappiamo- incita Alan

martedì 6 novembre 2012

Una storia su Twilight. 6


Non potete immaginare che cosa voglia dire essere afferrati per un braccio e portati via in un’altra dimensione ed è stato ancora più strano quando mi sono trovato a tre persone che sembravano così normali e tranquilli… appare il signor Alan a dire la verità. Dopo essersi presentati, mi hanno spiegato il motivo per cui mi hanno portato in questa dimensione e tutte le differenze con la mia. Pensate, anche qui esistono i vampiri ma non sono come me. Loro non vengono bruciati dalla luce del Sole, ma iniziano a brillare. Comunque sono stati proprio bravi a raccontarmi filo per segno quello che stava succedendo e che cosa mi si chiedeva. Sembravano dei scrittori… Comunque sia il mio obiettivo è uno di questi vampiri. Un certo… Edward Cullen. Mi piace il nome, non mi piace ciò che pensa. Il mio compito è fargli cambiare la sua visione sul mondo e fargli scoprire quanto possa essere interessante. Eccolo lì, che si sta dirigendo al suo gate per prendere l’aereo che lo porterà in Italia. Mi ci accosto con cautela e mi abbasso al suo orecchio, è un po’ più basso di me, ma soprattutto è cosi preso dalla sua disperazione che non si avvede che mi sono avvicinato troppo. Se fossi stato un nemico, l’avrei potuto fare a pezzi.
-Bonsoir monsieur Cullen- gli dico
Sgrana gli occhi per la sorpresa e si volta di scatto, mi guarda con i suoi penetranti e disperati.
-Chi è lei? Come fa a sapere il mio nome e che cosa vuole da me?- mi tempesta di domande
-Calma! Calma! Una domanda alla volta Edward… non tentare di leggere nella mia mente, essa è impenetrabile… sono più o meno un appartenente alla vostra razza. Come faccio a sapere il suo nome è più che normale visto che mi manda Dio per compiere una missione…-
-Che missione?- chiede lui sorpreso e sconcertato forse pensa che sono un pazzo
-Salvarti ovviamente… oh che sciocco! Non mi sono presentato… il mio nome è Lestat de Lioncourt-
-Assomigli a Tom Cruise…-
-Quell’attoraccio americano? Forse esteriormente, ma i miei modi sono certamente migliore e la mia eleganza non si può paragonare. E poi io sono francese.-
-Io non vado in Francia-
-Nemmeno io, seguo te per evitare che compi una sciocchezza-
-Perché? Nessuno può più fermarmi-
-Seguimi… andremo un’altra volta in Italia a bere tutto il vino che vogliamo…-
E’ dubbioso, ma ho toccato le corde giuste, mi seguirà oppure dovrò passare alle maniere forti. Sento i suoi passi dietro di me.
-Sei davvero un vampiro?- mi chiede
Non mi volto e decido di dargli una dimostrazione. Compaiono alle sue spalle usando la mia velocità e le sussurro un si all’orecchio quindi ricompaio davanti a lui. Rimane di sasso. Non credo che abbia mai conosciuto un vampiro così veloce e potente.
-Sei uno dei Volturi-
-No, non so nemmeno chi sono-
-Non conosci i Volturi e sei un vampiro?- mi chiede
-Non sono di questo mondo e sono un vampiro diverso- gli spiego
-Diverso come?-
-Brucio alla luce del Sole… Sai, anche io conoscevo un vampiro che come te si disperava perché era stato trasformato, era un mostro che doveva succhiare sangue ecc. Una palla insomma, abbiamo avuto dei contrasti, ci siamo riappacificati… ma la verità mio caro è un'altra…-
Lo afferro stretto a me e gli accarezzo il suo viso liscio e levigato. Arrossisce, vorrebbe allontanarsi. Mi avvicino al suo orecchio, gli appoggio le mie labbra e gli sussurro: -Noi siamo come gli angeli, possiamo decidere di fare del bene e del male e non siamo più dannati di loro-
-Gli angeli sono buoni!- contesta lui
-Dimentichi che Lucifero è un angelo? Sono le nostre azioni a determinarci-
-Allora io sono cattivo-
Non lo mollo, ma mi avvinghio sempre di più a lui. E’ veramente bello e dolce.
-Perché?-
-Ho tradito la mia donna, l’amore della mia vita… un vampiro ama per sempre!-
-Per questo vorresti ucciderti? Sai quale è la differenza tra gli angeli e i vampiri oltre che loro sono più potenti di noi? Loro non hanno appetiti sessuali, noi si. Noi siamo vampiri perché amiamo intensamente, amiamo come nessuno può amare su questa terra. Amiamo così tanto da bruciare di passione, ma la quantità di amore che possiamo sprigionare è così tanta che se la concentriamo verso un solo obiettivo, lo distruggeremo. Un vampiro può amare tutto il mondo e allo stesso tempo lo può odiare-
Non posso resistere, è così indifeso e così bisognoso d’amore che lo bacio. Lui prima non capisce, poi cerca di opporsi, ma non può, infine si arrende e poi si lascia andare al piacere del mio bacio-

***
Mi risveglio intontita, mi guardo intorno e capisco di non essere più nella mia stanzetta ma in una lussuosa camera d’albergo e soprattutto in un letto a due piazze. Mi giro e vedo che al mio fianco sta dormendo Rupert. Sono completamente nuda e anche lui lo è. L’ho fatto! Ho fatto sesso con Rupert, ma come è successo? Ripenso a ieri sera. Abbiamo cenato insieme, lui era dolce, gentile e parlava di tante cose fantastiche. Io ho bevuto un po’ di vino. Poi mi ha chiesto se mi andava di stare un po’ nell’albergo con lui. Ho accettato. Abbiamo parlato e bevuto un altro po’, poi lui mi ha baciata e io ho corrisposto il bacio e la cosa si è spinta oltre. La prima cosa che penso è ad Edward. L’ho tradito anche se lui mi ha lasciato? Perché l’ho fatto se l’amo? Non lo amo davvero così tanto? Ho rovinato tutto… lui l’ha scoperto di sicuro. Scoppio a piangere e Rupert si sveglia, mi abbraccia e mi chiede se tutto va bene.
-Se piango, credi che va tutto bene?- penso e lo fulmino con uno sguardo
Ma lui non si arrende, mi porta al suo petto, mia accarezza i capelli, poi mi guarda e mi da un bacio. Al diavolo Edward. Lui mi ha lasciato e abbandonato, perché devo sentirmi in colpa per colpa sua? Lo guardo nei suoi occhi azzurri e entrambi sappiamo quello che vogliamo e… lo rifacciamo di nuovo.  

lunedì 5 novembre 2012

Una storia su Twilight. 5



Rupert è davvero carismatico, non potete nemmeno immaginare di come sia bello vederlo dirigere tutti i suoi attori, compresi noi che facciamo le comparse. A me è stata affidato il ruolo di prima vittima. Devo fare la cheerleader un po’ zoccola che sta avendo un rapporto sessuale con Jacob, la vittima numero due, un atleta bullo che prima di incontrarsi con me ha preso in giro Jessica, la secchiona della classe e credo vittima numero quattro o cinque. Ad ucciderci sarà una vampira interpretata da un’attrice di mezza età ormai in declino di fama e che vede in questo film uno delle ultime possibilità per guadagnarci qualcosa. I protagonisti invece sono una ragazza che ha già fatto un film di adolescenti di medio successo e quindi si sente tutta lei. E’ veramente antipatica e non la sopporto, oltre al fatto che non fa che strusciarsi con Rupert. Che rabbia che mi fa. L’altro protagonista è un ragazzo al suo primo film, ma viene dalla Disney e quindi tutti i bambini della città lo conoscono. Oggi si gira la scena della mia morte.
-Allora Bel… sei tu a condurre il gioco. Entri nello spogliatoio della squadra sapendo che c’è solo lui e vedendolo a petto nudo lo sbatti contro un armadietto. Poi ti abbassi fino alla vita e fai finta di fargli un pompino. Tu Jacob cerca di essere un po’ espressivo, dopo un po’ chiudi gli occhi e quando li riapri spaventati a morta. A quel punto è il tuo turno Helen… sono sicuro che non devo spiegarti nulla- cerca di coccolarsi l’attrice più anziana ma anche più brava del suo cast. Helen fa di si con la testa.
-Azione!-
Abbiamo svolto la scena alla perfezione come ci ha indicato Rupert e poi è stato il turno di una scena di Katrine… la star del film. Era però ancora nel camerino che si doveva preparare. Rupert non era per nulla infastidito.
-Le star si fanno aspettare…- mi dice sorridendo dopo un po’ però inizia ad urlare e Katrine esce dalla roulotte e fa i gradini per scendere, ma mette male il piede e prende una storta. Urla da dolore e i medici non riescono a calmarla. Bisogna portarla all’ospedale, dice uno, forse ha la gamba rotta.
Rupert si butta sulla sedia, è molto dispiaciuto.
-Vuol dire che il film non si farà?- chiede Helen preoccupata di perdere il suo ingaggio
Rupert allarga le spalle sconsolato, poi gli viene in mente qualcosa, guarda me con i suoi occhi azzurri.
-Posso usare Bel, che dici Helen?-
-Si… nella sua scena non è stata male, ma sarà in grado di recitare per tutto il film?-
-Avanti è un film horror non è che ci vuole chi sa cosa- dice Rupert ormai convinto di usare me per il suo film.
-E troviamo un’altra per la sua parte e dobbiamo rigirare anche quella?-
-No, cambiamo un po’ la sceneggiatura… la prima vittima sarà anche la sorella gemella della nostra protagonista… forza forza giriamo!-
-Ma magari Katrine si riprende… forse è solo una storta- cerca di dire qualche aiutante di Rupert-
-In quel caso troverò un modo per farla rientrare nel film…-
Così inizio il mio primo giorno da attrice e devo dire che mi sono molto divertita, anche se è stato faticoso. Però Rupert mi è sempre stato vicina e mi ha dato ottimi consigli. Mi ha chiesto se mi andava di uscire per festeggiare questa mia promozione. Non ho saputo dire di no a quegli occhi.
***
-Edward non andare!- mi urla Alice
-Hai visto che vado dai Volturi?- le chiedo sapendo già la risposta
-Non puoi farlo… non sei un mostro e hai fatto solo un errore a fare sesso… con Tanya?-
-Visto nemmeno tu puoi credere a ciò che ho fatto-
-Non importa… non meriti la morte per questo, magari la castrazione chimica, ma non la morte-
-Alice, non mi farai cambiare idea, nessuno può-
-Nemmeno Bella?-
-Non coinvolgerla… non deve sapere perché lo faccio, è meglio che mi dimentichi…-
-Vedo che morirai…-
-E’ quello che voglio…-
-Non è vero… io lo so, te lo leggo negli occhi… vuoi che qualcuno ti salvi, ma quel qualcuno non sono io…-
-Ho tradito lei… ho tradito me stesso e i miei ideali… è colpa di ciò che sono…-
-Un uomo?-
-Un vampiro, un dannato, un mostro, una creatura del demonio-
Alice vorrebbe dirmi qualcosa, ma sa che quando inizio a condannarmi non c’è nulla che mi possa fermare. Solo Bella mi faceva sentire diverso, ma lei non c’è più… l’ho persa ed è tutta colpa mia. Abbraccio mia sorella, le dico addio e poi esco dalla sua vita e da quella di tutta la mia famiglia. Almeno così pensavo fin quando non vengo colpito con un pugno e scaraventato contro un albero.
-Basta dire cazzate e basta ridursi così per una ragazza che è così idiota da voler rinunciare alla vita- mi ringhia contro Rosalie. Mi rialzo e le dico di lasciarmi andare. Incrocia le mani al petto e mi dice che so cosa devo fare se voglio passare.
-Se tocco te, dovrò combattere anche con Emmett-
-Hai paura di noi?- mi provoca Rosalie
No, non ho paura di loro né di nessuno, non voglio solo combattere contro la mia famiglia, ma se loro mi costringono lo farò. Mi scaglio contro di lei, ma davanti a me compare Carlisle.
-Basta… se vuoi andare e buttare il dono che ti abbiamo fatto, fa pure. Nessuno è costretto a rimanere nella famiglia Cullen se non vuole.-  

Tre loschi figuri giungono in una spiaggia. Uno di loro zoppica leggermente, probabilmente per via di aver subito un incidente automobilistico.
-Perché devo guidare sempre io?- chiede lo zoppo
-Io non ho la patente e sono quasi cieco- gli risponde un uomo con una lunga barba e dei lunghi capelli e nelle mani degli anelli a forma di artigli-
-Io rischierei di non ricordare dove ho parcheggiato- risponde un uomo paffutello sorridendo
-Basta con queste battute sul tuo Alzheimer- gli dice l’uomo con la barba lunga
-Scusa mago di Northampton, se non mi deprimo…-
-Basta!- dice lo zoppo – siamo venuti Qui per adempiere ad una missione. Alan, sei sicuro che si trova qui?-
-Qui è un luogo in cui converge molta energia- risponde l’uomo con la barba e a quanto pare il mago del gruppo.
-Terry, sei sicuro di voler portare lui?- chiede lo zoppo
-Si Stephen, sarà divertente almeno- risponde l’uomo paffuto.
-Serve uno stupro!- interviene il mago-
-Sei fissato con gli stupri… basta con la violenza gratuita- dice Terry
-D’accordo, la prima mossa è stata mia inserendo nella sua testa una personalità più forte, adesso tocca a Terry e se la sua mossa non dovesse bastare allora… Alan prenderai in mano tu la situazione… forza disegna la porta…-
Il mago disegnò una porta nella sabbia, quindi prese una chiave e la mise dentro la fessura e tirò la maniglia. La porta divenne reale e si aprì veramente. Stephen si affacciò e immerse la mano.
-L’ho preso!- disse entusiasta
-Tiralo sulla barca Sampey!- disse Terry
Stephen iniziò a tirare e dalla porta iniziò ad uscire un braccio…

Il percorso ecologico di Mondo Verde club


Nella giornata del 20 ottobre 2012, alle diciassette, nei locali dell'ex Scuola Elementare di Musa, ora sede dell'Associazione Micologica melitese, si è svolta l’assemblea generale dell’associazione ambientalista e culturale Mondo Verde club, di cui l’avv. sa Aurelia Fernanda Sansotta è il presidente.
L’associazione è attiva nel coordinamento NO CARBONE.
Dalla riunione tenutasi insieme ai membri ( 52 tesserati) e simpatizzanti - vertente sull’approvazione del bilancio semestrale, progetto “Community Garden”, implementazione del progetto “Green Life” e ricerca di tecnici volontari, paesaggisti, idee per l’attuazione della giornata dell’albero ( 21 Novembre) idee per l'attuazione della giornata nazionale dell'albero (21 Novembre);  idee per l'attuazione della giornata nazionale dell'albero (21 Novembre); - è emerso che:
E’ necessario differenziare;

E’ necessario sprecare meno acqua possibile, per garantire a chi non può disporne, d’averne di più;

E’necessario riutilizzare più volte gli stessi prodotti, sebbene in contesti differenti;

E’ necessario riciclare la carta;

Riciclare il vetro;

La plastica;

L’alluminio;

Piantare più alberi possibili;

Mondo Verde, per realizzare tutto ciò, invita “tutte” le forme istituzionali, collettive e associative a partecipare al “momento verde”: un progetto destinato a migliorare la qualità della vita attraverso la realizzazione dei “GIARDINI COLLETTIVI”.
I community garden tenderanno a coinvolgere l’amministrazione comunale, le scuole, i centri parrocchiali, le associazioni di anziani, dei diversamente abili, la proloco e chiunque voglia partecipare a questa iniziativa.

Come si realizzeranno e organizzeranno i giardini collettivi?
I vivai collettivi saranno ricavati con materiale di riuso in modo che il risultato finale possa essere d’apporto all’arredo urbano. Una delle finalità dei community garden è, difatti, quella di fare da cornice ai luoghi urbani, completandoli  e ultimandoli nella loro pienezza, raggiungendo così il proposito di sensibilizzare alle tematiche ambientali.
Sono stati individuati anche i luoghi in cui realizzare i giardini collettivi:
Cortile dell’ex carcere in via del Fortino; cortile retrostante l’ospedale Tiberio Evoli; il cortile dell’oratorio dell’Immacolata; il cortile della Scuola Media; il cortile della Scuola Elementare.
Mondo Verde, avvalendosi di esperti, educatori e persone che, anche all’interno di Mondo Verde, hanno acquisito nozioni e capacità considerevoli, tali da poterli trasmettere agli altri, cercherà di sensibilizzare la collettività sulle tematiche ambientali, realizzerà un percorso ecosostenibile che metterà in atto il principio del “tutto si trasforma” così da inquinare meno. Perché mai come oggi vi è la consapevolezza che, per garantire una migliore qualità della vita, bisogna rispettare l’ambiente e gli animali che lo popolano.
 





domenica 4 novembre 2012

Una storia su Twilight. 4



Ero nel mio letto solo e disperato, quando si è affacciata lei sulla porta. Attraente come sempre e i suoi pensieri mi erano subito chiari: consolarmi. Con i suoi ricci biondi avanzava verso di me, mi prende la testa fra le mani e mi sussurra: -Basta essere triste- Mi da un bacio che accende in me la passione. Sono debole al suo fascino, al suo profumo, alla sua pelle levigata. Mi spinge sul letto e io mi lascio cadere. Non ho le forze per oppormi a quello che sta per succedere. Lei mi vuole e io voglio lei. Mi strappa la camicia di dosso con un solo gesto e io le tolgo la maglietta. Entrambi siamo a petto nudo. Ammiro per qualche momento il suo seno e poi me lo metto in bocca succhiandole uno dei capezzoli. Lei inarca la schiena, le piace. Poi mi allontana e inizia ad armeggiare con i pantaloni. Me li toglie con la classica velocità della nostra razza e io faccio lo stesso. Siamo nudi e poi lei senza dire nulla o chiedere nulla si posiziona su di me. Inizia a muoversi e io faccio lo stesso. Non penso a nulla. Penso solo che posso anche non trattenermi. A lei non farà male, lei non è un umana…

Tre ore dopo siamo distesi sul letto. Non siamo stanchi né provati per la prestazione. Non è stato nulla di eccezionale, ma non è stato male.
-Mi dispiace- le dico –Ho sbagliato, non avrei dovuto farlo-
-Tranquillo, è stato solo sesso – dice lei e sulle sue labbra c’è il suo classico sorriso, ma so che mente. Vorrebbe di più da me e non capisce come è possibile che io sia legato in maniera così forte ad una stupida umana. Purtroppo è l’amore. Non posso più stare qui con lei. Mi sento troppo in colpa nei suoi confronti. Torno da Bella… lei ha bisogno di me, ma se prima avevo paura che non mi perdonasse, adesso potrà mai farlo? L’ho tradita, anche se non stavamo più insieme. No, non posso tornare da lei. Non riuscirei a guardarla in faccia. Non riuscirei a tenerlo per me. Non posso mentirle. La farei ancora di più soffrire. Sapevo di essere un mostro e questa è la dimostrazione. Non ho un’anima… uno che ha un’anima non può tradire la donna che ama! Maledizione! Mi struggo dal dolore. Tanya si alza dal letto, prende i suoi vestiti ma non se le rimette addosso. Rimane nuda davanti a me, forse vorrebbe che la fermassi. Non lo faccio.
-Tranquillo, rimarrà tra me e te. Domani stesso andrò via- mi dice lei
-No, non è giusto… sono stato io a sbagliare e io devo andare via-
-Non c’è stato nessuno sbaglio, idiota!- mi dice furiosa prima di sbattere la porta dietro le sue spalle.
Perché faccio soffrire le persone che mi vogliono bene? Perché sono cattivo, sono un vampiro e merito di non esistere. La mia colpa è grande e c’è un solo modo per poterla espiare… i Volturi saranno il mezzo.

***
In questi giorni non è successo nulla di interessante, ho fatto le solite cose. Scuola, palestra, casa e alla sera sono uscita con Jessica o con Jacob. Tutta nella normale routine fin quando ieri non è arrivato in città, indovinate cosa? La troupe di un film… un horror per l’esattezza.
-Basta con i vampiri- hanno detto in coro Jacob e Jessica.
Ah mi sono dimentica… con Jacob i rapporti sono tornati normali. Credo che lui abbiamo accettato il fatto che possiamo essere solo amici e spero che gli vada bene.
-Che dite se andiamo sul set?- ha proposto Jessica
-Si…magari cercano delle controfigure locali e di sicuro prenderanno me per qualche parte-
-Si farai l’atleta bullo che viene ucciso nei primi minuti- lo ha preso in giro Jessica
-Ehi!-
Cosi finita la scuola, salto la lezione con Chuck e andiamo al set. Non siamo i soli ad avere avuto l’idea. Quasi tutti i ragazzi della scuola ci sono. Però noi tre veniamo scelti per fare le comparse e così incontriamo gli attori, tutti sconosciuti. Il regista anche è alle prime armi… si chiama Rupert Sanders e ha degli occhi azzurri meravigliosi…

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