domenica 4 novembre 2012

Una storia su Twilight. 4



Ero nel mio letto solo e disperato, quando si è affacciata lei sulla porta. Attraente come sempre e i suoi pensieri mi erano subito chiari: consolarmi. Con i suoi ricci biondi avanzava verso di me, mi prende la testa fra le mani e mi sussurra: -Basta essere triste- Mi da un bacio che accende in me la passione. Sono debole al suo fascino, al suo profumo, alla sua pelle levigata. Mi spinge sul letto e io mi lascio cadere. Non ho le forze per oppormi a quello che sta per succedere. Lei mi vuole e io voglio lei. Mi strappa la camicia di dosso con un solo gesto e io le tolgo la maglietta. Entrambi siamo a petto nudo. Ammiro per qualche momento il suo seno e poi me lo metto in bocca succhiandole uno dei capezzoli. Lei inarca la schiena, le piace. Poi mi allontana e inizia ad armeggiare con i pantaloni. Me li toglie con la classica velocità della nostra razza e io faccio lo stesso. Siamo nudi e poi lei senza dire nulla o chiedere nulla si posiziona su di me. Inizia a muoversi e io faccio lo stesso. Non penso a nulla. Penso solo che posso anche non trattenermi. A lei non farà male, lei non è un umana…

Tre ore dopo siamo distesi sul letto. Non siamo stanchi né provati per la prestazione. Non è stato nulla di eccezionale, ma non è stato male.
-Mi dispiace- le dico –Ho sbagliato, non avrei dovuto farlo-
-Tranquillo, è stato solo sesso – dice lei e sulle sue labbra c’è il suo classico sorriso, ma so che mente. Vorrebbe di più da me e non capisce come è possibile che io sia legato in maniera così forte ad una stupida umana. Purtroppo è l’amore. Non posso più stare qui con lei. Mi sento troppo in colpa nei suoi confronti. Torno da Bella… lei ha bisogno di me, ma se prima avevo paura che non mi perdonasse, adesso potrà mai farlo? L’ho tradita, anche se non stavamo più insieme. No, non posso tornare da lei. Non riuscirei a guardarla in faccia. Non riuscirei a tenerlo per me. Non posso mentirle. La farei ancora di più soffrire. Sapevo di essere un mostro e questa è la dimostrazione. Non ho un’anima… uno che ha un’anima non può tradire la donna che ama! Maledizione! Mi struggo dal dolore. Tanya si alza dal letto, prende i suoi vestiti ma non se le rimette addosso. Rimane nuda davanti a me, forse vorrebbe che la fermassi. Non lo faccio.
-Tranquillo, rimarrà tra me e te. Domani stesso andrò via- mi dice lei
-No, non è giusto… sono stato io a sbagliare e io devo andare via-
-Non c’è stato nessuno sbaglio, idiota!- mi dice furiosa prima di sbattere la porta dietro le sue spalle.
Perché faccio soffrire le persone che mi vogliono bene? Perché sono cattivo, sono un vampiro e merito di non esistere. La mia colpa è grande e c’è un solo modo per poterla espiare… i Volturi saranno il mezzo.

***
In questi giorni non è successo nulla di interessante, ho fatto le solite cose. Scuola, palestra, casa e alla sera sono uscita con Jessica o con Jacob. Tutta nella normale routine fin quando ieri non è arrivato in città, indovinate cosa? La troupe di un film… un horror per l’esattezza.
-Basta con i vampiri- hanno detto in coro Jacob e Jessica.
Ah mi sono dimentica… con Jacob i rapporti sono tornati normali. Credo che lui abbiamo accettato il fatto che possiamo essere solo amici e spero che gli vada bene.
-Che dite se andiamo sul set?- ha proposto Jessica
-Si…magari cercano delle controfigure locali e di sicuro prenderanno me per qualche parte-
-Si farai l’atleta bullo che viene ucciso nei primi minuti- lo ha preso in giro Jessica
-Ehi!-
Cosi finita la scuola, salto la lezione con Chuck e andiamo al set. Non siamo i soli ad avere avuto l’idea. Quasi tutti i ragazzi della scuola ci sono. Però noi tre veniamo scelti per fare le comparse e così incontriamo gli attori, tutti sconosciuti. Il regista anche è alle prime armi… si chiama Rupert Sanders e ha degli occhi azzurri meravigliosi…

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