mercoledì 11 gennaio 2012

I NUOVI POVERI

Viviamo un tempo sbandato.  L’Italia intera, sconquassata già dal precario assetto economico e sociale, deve tuttavia affrontare problemi più gravi di questi: i politici e i loro “magri” stipendi. Inoltre, non possiamo non menzionare il caso di oggi: la Bouvette, il bar della Camera ha aumentato il prezzo del caffè; l’aumento di 10 centesimi ha portato il costo del caffè da 70 a 80 centesimi. Salgono anche il caffè d'orzo(20 centesimi), il decaffeinato (da 1 euro ad 1 euro e 20), il cappuccino decaffeinato (da 1 euro ad 1 euro e 30), il tè (da 80 centesimi a 1,50 euro), gli aperitivi alcolici (da 2 a 4,50) e il vino, il cui prezzo viene triplicato da 1 a 3 euro. E’ indubbio lo sconcerto suscitato da siffatti aumenti ; non è moralismo. Non siamo censori. L’Italia come Nazione avrebbe problemi più grandi e gravosi da districare per esempio gli aumenti  che non hanno risparmiato neanche il cibo: il panino prosciutto e mozzarella costerà 3 euro anzichè 2,50; il tramezzino 2,50 anziché 2; arancini e crocchette 1 euro e 30 anziché 1; trancio di pizza da 3 euro anziché 2,50. Raddoppiano invece i succhi di frutta, da 1a 2 euro, e la frutta singola, da 50 cent. a 1 euro. La vita privata e le tasche degli statisti per norma dovrebbe essere tutelata. Non quella di operai e lavoratori in genere. E’ scandaloso che le alte cariche pubbliche debbano  essere messe alla berlina: l’aumento di questi alimenti è increscioso. E’ inammissibile e inaccettabile tale condotta da parte di chi ha preso questa decisione , proprio adesso che anche i loro stipendi di “bronzo” sono stati resi pubblici da una tabella che li confronta con quelli degli altri paesi  dell’eurozona.  La cosa pubblica va curata e seguita con massimo rispetto solo da quegli uomini di cui è indiscussa la rettitudine morale. L’uomo di stato è libero di condurre la propria vita privata e anche la cosa pubblica come reputa meglio, però è altrettanto obbligato a guidare il paese con criterio e implacabile responsabilità. Così come ci pare stiano facendo! E’ altresì fondamentale chiarire che lo stato, dunque il popolo, è altrettanto libero di giudicare e quindi conoscere minuziosamente le azioni capziose e ambigue dei propri governanti. Chiedere trasparenza non è inutile: è necessario per natura. Come faranno i parlamentari a vivere- senza lussi, agi, ecc: cose alla portata di tutti - se gli verranno dimezzati gli stipendi?   Non siate insensibili a questo grave problema tutto italiano. Non sottovalutate l’urlo disperato dei ” nuovi poveri”. E, in conclusione, non siate ilari per la mia triste satira: E’ LA VITA VERA, purtroppo. E’ l’assurdo che diviene normalità. Non abituiamoci a questo schifo.

Scritto dal membro del blog Vale

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